AVERSA. «Ribadisco che tra me e la dirigenza di Forza Italia, e non il gruppo consiliare o il direttivo cittadino, c’è qualche problema. Anzi, qualcosa più del qualche». A pronunziare queste parole è il primo cittadino di Aversa Mimmo Ciaramella, esponente di primo piano degli azzurri, vincitore dell’ultima tornata elettorale amministrativa dello scorso maggio con oltre il 60% delle preferenze e molti voti in più della somma delle liste che lo sostenevano.
Il sindaco rompe gli indugi e non solo smentisce quei suoi compagni di partito che avevano negato qualsiasi contrasto interno, ma aggiunge qualche dettaglio in più: «I contrasti sono dovuti a diversi atteggiamenti sul come gestire la cosa pubblica e questo basta». Ciaramella chiarisce anche i suoi presunti contatti con esponenti di Alleanza Nazionale e dell’Udc per un cambiamento di casacca di cui si vocifera e afferma: «Si tratta di notizie fatte trapelare ad arte da chi vorrebbe che io togliessi il disturbo, ma io sono e resto di Forza Italia. Inoltre, desidererei capire se questa situazione deriva dal veto posto da qualcuno alla mia ricandidatura, se pensavano che io non fossi in grado di essere rieletto. Ma gli aversani mi hanno premiato e ora io ho delle responsabilità nei loro confronti. La mia gestione della cosa pubblica – continua – è stata sempre improntata alla collegialità. Sono contento di essere in Forza Italia e spero che gli altri si possano ricredere. I problemi, lo ribadisco, ci sono solo con la dirigenza (c’è chi dice che Ciaramella non scambi più nemmeno il saluto con il senatore Giuliano e il segretario cittadino Nicola Golia, ndr) e non con il gruppo consiliare con il quale ho intenzione di incontrarmi subito dopo le prossime festività perché voglio illustrare loro anche la mia versione di quanto accaduto in questi mesi. Ripeto, Forza Italia è la mia casa, anche se c’è chi mi sta mettendo con le spalle al muro. Debbo, però, sottolineare che fuori Aversa, i dirigenti ad alto livello del partito mi hanno espresso la loro piena solidarietà». Da parte sua il massimo esponente azzurro cittadino, il senatore Pasquale Giuliano, si dice quasi sorpreso delle dichiarazioni di Ciaramella: «Non possono esservi dubbi sulla fedeltà del sindaco a Fi sia per scelta che per legami personali – afferma – apprendo con meraviglia che problemi sorti nel passato non sono ancora considerati risolti, nonostante ci fossimo attivati per farlo. Credo che, comunque, gli eventuali ostacoli potranno essere superati in maniera piana. Per reciproci impegni non mi sento con il sindaco, lo farò al più presto e sono convinto che il partito continuerà a camminare unito secondo la volontà dell’elettorato superando le diversità di vedute. Credo – ha concluso l’ex sottosegretario alla giustizia del governo Berlusconi – che si sia di fronte a una normale dinamica interna ad una forza politica e non a veti e pregiudizi che sono estranei sia alla mia cultura che a quella di Forza Italia, per cui non ci saranno veti e pregiudizi fino a quando ci sarò io. Vero è che ci sono problemi di collegialità che abbiamo anche espresso in diversi documenti politici, sia di partito che di coalizione, che il sindaco ha espressamente condiviso». Sulla vicenda c’è da registrare anche una dichiarazione del portavoce cittadino degli azzurri Nicola Golia che ha testualmente affermato: «Forza Italia ha più volte auspicato la ripresa di una leale e costruttiva dialettica evidenziando, per altro, l’inefficace e non condivisa azione amministrativa in alcuni settori. L’intero partito, inoltre, ha stigmatizzato la reiterata e inopportuna scorrettezza comportamentale di qualche assessore. Questi sono i motivi veri e reali dei quali da tempo ci lamentiamo».
Il Mattino