Gianfranco Fini nel mirino di Feltri e di Bossi

di Angela Oliva

 ROMA. Dopo l’offensiva nei confronti del direttore di “Avvenire” Dino Boffo, il quotidiano “Il Giornale” punta sul presidente della Camera Gianfranco Fini.

E’ proprio il direttore Vittorio Feltri che passa all’attacco con il suo editoriale dal titolo: “Dove vuole arrivare il ‘compagno’ Fini?”. Il neo direttore del quotidiano milanese accusa il presidente della Camera di avere un atteggiamento vergognoso poiché ha cambiato la sua posizione in merito ai gay, all’immigrazione e al biotestamento: “Sulla vicenda Boffo – scrive Feltri – ti sei comportato tu, e non Il Giornale, in modo vergognoso. Hai espresso un’opinione dura verso di me senza conoscere, nella migliore delle ipotesi, i fatti. Se li avessi conosciuti saresti stato più prudente. Invece hai sparato per il piacere di sparare o per convenienza, cheè ancora peggio.

Prendo atto che in un biennio hai cambiato posizione sui gay e non li consideri più immeritevoli di stare in cattedra. – sottolinea Feltri – Però un’altra volta avvisaci prima delle tue virate, altrimenti ci cogli impreparati. A proposito di virate – continua Feltri – sei ancora di destra o da quella parte ti sei fatto superare da Berlusconi? Nonè una domanda provocatoria. Nasce piuttosto da una constatazione. Sulla questione degli immigrati parli come un vescovo. Sul testamento biologico parli invece come Marino, quello della cresta sulle note spese dell’Università da cuiè stato licenziato. Sugli immigrati a te non interessano soluzioni alternative, sennò faresti proposte anziché lanciare critiche alla tua stessa maggioranza. – sottolinea – Ti sta a cuore la simpatia della sinistra che non sai più come garantirti.

Il motivo si può intuire, se sbaglio correggimi. Miri al Quirinale perché hai verificato che la successione a Berlusconi avverrà con una gara cuiè iscritta una folla. La sinistra ti usa perché le fai comodo, sei il suo taxi. Al momento di eleggere il Presidente della Repubblica ai progressisti sarà passata la cotta e da loro non beccherai un voto. Consiglio non richiesto: – conclude Feltri – rientra nei ranghi, torna a destra per recitare una parte in cui sei più credibile, non rischierai più di essere ridicolo, come lo sei stato spesso negli ultimi tempi”.

Anche il leader della Lega Umberto Bossi ha espresso la sua opinionesu Fini, definendolo “un pazzo”. L’argomento di discussione è il voto agli immigrati per le elezioni amministrative, argomento che Fini sta portando avanti dal lontano 2003 ma che non è mai andato giù alla Lega. “L’è matt”, ha esordito il numero uno del Carroccio durante la festa del partito a Torino, e ha continuato: Come già riferito a monsignor Bagnasco, anche noi vogliamo aiutare gli immigrati, ma a casa loro. Se questo il presidente Fini non lo capisce è condannato a perdere altri voti”.

Il premier Silvio Berlusconi prende però le distanze: “Come si può ben immaginare – dice – non ero a conoscenza dell’articolo del dottor Feltri sul presidente Fini apparso oggi su ‘Il Giornale’, articolo di cui non posso condividere i contenuti. Confermo invece al presidente Fini la mia stima e la mia vicinanza”.

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