Pdl, tensione alta tra Berlusconi e Fini

di Redazione

Berlusconi-FiniROMA.Parlando ad Atreju, alla festa nazionale dei giovani del Pdl, Silvio Berlusconi ha liquidato come un “fraintendimento” le incomprensioni degli ultimi tempi con il presidente della Camera Gianfranco Fini.

Ma per quest’ultimo parlare di fraintendimento “è riduttivo”. “Per quanto l’ottimismo di Berlusconi sia proverbiale, – aggiunge Fini- definire fraintendimento le tante valutazioni di carattere politico su cui nel Pdl è necessario discutere, è non soltanto riduttivo ma soprattutto rischia di non contribuire a risolvere i problemi”.

Poi interpellato dai cronisti, Berlusconi ha sottolineato: “Rispetto le posizioni espresse in questi giorni da Gianfranco Fini, sarei io il primo a difendere la sua libertà di espressione. Siamo pronti a lottare perchè ciascuno possa esprimere le sue opinioni».

Il capo del governo aveva affrontato la platea ripercorrendo ancora una volta i risultati di questi primi quindici mesi di governo. E sulle divergenze di opinione registrate con il co-fondatore del Pdl, una delle ultime quella sul testamento biologico, aveva spiegato che “il Pdl non è una caserma, ciascuno ha la libertà di potersi esprimere e sui temi etici c’è libertà di coscienza”. “È chiaro che il movimento esprime una posizione, – aveva aggiunto -ma chi non si riconosce può esprimersi liberamente”. E ancora: nel Pdl “non è detto che tutte le opinioni siano identiche. Forza Italia era un partito monarchico, perchè il monarca ero io, ma anche anarchico. Nel Pdl deve essere ancora di più così: anche se Fini o altri su certi temi hanno una loro posizione, che può anche essere diversa da quella del presidente del Consiglio, l’importante è che si vada d’accordo sui temi più importanti”.

Non è la prima volta che negli ultimi giorni Berlusconi cerca di smorzare i toni della polemica ricevendone però una replica in netto contrasto. L’ultima era stata quella sul “tutto a posto” con cui il Cavaliere aveva cercato di chiudere la polemica scaturita dagli attacchi al presidente della Camera sferrati da Il Giornale diretto da Vittorio Feltri, di proprietà della famiglia Berlusconi. “Con Fini c’è stato un fraintendimento, – ha detto il premier – oggi abbiamo avuto una telefonata molto cordiale e molto simpatica. Le mie parole di martedì (‘con Fini tutto a posto’, ndr) sono state dette in buona fede”.

Intanto, Ignazio La Russa,in merito alla polemica,non crede che Fini voglia fondare un altro partito. Durante una trasmissione televisiva, il ministro della Difesa ha affermato: “Non credo che il presidente della Camera aspiri a fare il capo di un altro partito, altrimenti non sarebbe il cofondatore del Popolo della libertà”. E sui contrasti tra Fini e Berlusconi, La Russa ha aggiunto: “Il presidente della Cameraè il presidente della Camera, in questa fase non svolge direttamente un ruolo di leader all’interno del Pdl, ma credo che da lì nascano non dico molti equivoci, ma molte valutazioni divergenti”.

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