CHIANCIANO. Dagli Stati Generali dell’Udc, a Chianciano, il presidente della Camera Gianfranco Fini replica a Bossi: “Un suicidio è negare che accanto alla politica dei doveri verso gli immigrati c’è la politica dei diritti”.
Il leader del Carroccio venerdì aveva affermato, parlando proprio di Fini e la questione immigrazione, che “ognuno è libero di suicidarsi come vuole”.
Fini sceglie Chianciano per la risposta, dopo aver disertato l’appuntamento dei giovani Pdl di Atreju. E spiega: “Lo dico a Bossi: negare che accanto alla politica dei doveri verso gli immigrati c’è la politica dei diritti non credo sia un siucidio politico, farlo è il suicidio della ragione, non solo della pietà cristiana. È nel nostro interesse ragionare su queste questioni”. Per il presidente della Camera “non si possono affrontare questioni così complesse e delicate” come il tema dell’immigrazione “unicamente con l’attenzione all’umore” ma occorre porre l’accento sulla necessità di “ragionare su tali questioni”. Poi auspica “il superamento di quella che è la più becera, grossolana e antistorica della contrapposizione, quella fra laici e cattolici”.
E sul testamento biologico “da presidente dalla Camera dico che, nel dibattito, sarà garantita la libertà di coscienza di ogni deputato senza pressioni, senza coercizioni, senza interferenze dall’esterno”.Intanto, è previsto per sabato sera un incontro traFini e il premier Silvio Berlusconi a palazzo Madama.