AVERSA. Circa le polemiche sorte sulla raccolta delle firme per la petizione contro le patologie tumorali, Cesario Liguori dell’Udc fa alcuni chiarimenti.
“L’iniziativa dei giovani Udc di Aversa è nata dalla consapevolezza di aderire alla esplicita richiesta fatta da Pupia Tv in data 10.10.07, rivolta non solo ai singoli cittadini, ma anche alle associazioni ed ai partiti, di contribuire alla raccolta delle firme per la petizione. Non vi è stata alcuna intenzione di affermare primogeniture, né di porre in essere speculazioni, né di attribuirsi meriti particolari. Lo prova il fatto che le firme sono state raccolte per strada utilizzando un gazebo del tutto anonimo senza loghi o simboli né vi sono stati atteggiamenti che potessero far pensare ad una iniziativa di partito. Stupiscono pertanto la veemenza di certe reazioni e le dichiarazioni offensive nei confronti di un gruppo di giovani che con entusiasmo ed in buona fede, credendo nel principio della solidarietà, hanno voluto testimoniare che l’impegno politico si estende anche al sostegno delle iniziative sociali promosse da altri. Essi non hanno cercato alcuna esposizione mediatica, ma loro malgrado, a causa di un articolo male interpretato e di una terminologia imprecisa, si ritrovano al centro di polemiche, forse strumentali. Il grande rispetto dovuto a quanti sono stati provati dal dramma delle patologie tumorali non mi impedisce di far notare a qualche censore invasato da sacro furore che l’Udc non ha, in questa vicenda, nulla di cui vergognarsi. Ha semplicemente fatto quello che sentiva di fare nei confronti di un problema che investe le coscienze di tutti. Nessuno più del sottoscritto, impegnato come medico tutti i giorni sulle frontiere della sofferenza e del dolore può comprendere l’opportunità di una mobilitazione generale su questi argomenti. Spero che il comitato promotore si renda conto del colossale equivoco che si è creato. Se poi qualcuno ritenesse di dover fare a meno di quelle firme, ritenendole inquinate da secondi scopi, lo faccia pure, ma non avrà fatto un buon servizio alla causa per cui si batte ed alla convivenza civile”.