Il Senato approva lo scudo fiscale. Napolitano: “Valuterò il testo”

di Redazione

Aula del SenatoROMA. Il Senato ha approvato il decreto legge correttivo della legge anticrisi, con in aggiunta la la modifica apportata da un emendamento del senatore del Pdl, Salvo Fleres, fatto proprio dalle commissioni riunite Bilancio e Finanze.

L’approvazione è avvenuta con 140 voti favorevoli, 21 contrari e un astenuto.

La nuova norma estende lo scudo fiscale ai reati tributari e alle violazioni contabili, come il falso in bilancio. Per aderire allo scudo fiscale ci sarà meno tempo, fino al 15 dicembre (dal 15 aprile inizialmente previsto) per poter portare a bilancio di quest’anno gli introiti. Lo scudo fiscale non darà nessuna copertura per i procedimenti penali in corso al 5 agosto 2009, mentre sarà copertura solo per i procedimenti amministrativi, civili e di natura tributaria successivi alla data di entrata in vigore della legge anticrisi, ovvero dal 5 agosto 2009. Stabilita, inoltre,la cancellazione dell’obbligo di segnalazione da parte dei professionisti ai fini delle norme antiriciclaggio.E viene estesa la copertura garantita dallo scudo fiscale per le società collegate o controllate estere.

In Aula si è scatenata la polemica, con il Pd che non ha partecipato al voto. “Se i ministri Tremonti e Alfano non verranno in aula questo provvedimento ve lo voterete da soli perché noi non parteciperemo” ha detto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori democratici. In precedenza era mancato il numero legale durante la seduta, rendendo necessario un aggiornamento della seduta. Poi è giunta l’approvazione. Il provvedimento passa ora al vaglio dellaCamera. “E’ un’amnistia”, ha detto il senatore del Pd Gerardo D’Ambrosio.A favore hanno votato Pdl, Lega, contro l’Udc e l’Italia dei Valori, ad eccezione del dipietristaLuigi Li Gotti che non ha partecipato al voto.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non si sbilancia sull’argomento: “Nessun commento. Quando mi sarà trasmesso il testo da promulgare, approvato dal Parlamento, valuterò le eventuali novità”.Sembra che ilQuirinale nutra perplessità sull’inclusione di reati quali il falso in bilancio nel provvedimento che condona, favorendone il rientro, i capitali nascosti al fisco e custoditi all’estero.

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