AVERSA. Ciaramella ed il suo potere fanno paura ai maggiorenti di Forza Italia che temono l’enorme popolarità conquistata dal primo cittadino normanno, soprattutto in prosieguo, quando il commercialista aversano, dopo aver espletato i due mandati quale sindaco, aspirerà, giustamente o meno, a qualche carica a più alti livelli.
Sembra essere questa la chiave di lettura che si da nel mondo politico (ma anche tra la gente comune) della diatriba in atto tra Ciaramella ed alcuni esponenti di Forza Italia. Ma il primo cittadino avrebbe più volte affermato: «Lasciatemi fare il sindaco così come hanno voluto gli aversani. Non posso tradire gli elettori e le forze della coalizione scegliendo di candidarmi al parlamento dopo poco meno di un anno (se il governo Prodi dovesse cadere e le camere essere sciolte) e mandando all’aria tutto». Ma, forse, è proprio la poltrona di primo cittadino che gli antagonisti di Ciaramella vorrebbero, così come già si era registrato al momento della ricandidatura ad aprile scorso, tormentata soprattutto in Fi, con la ventilata presenza del consigliere regionale azzurro Giuseppe Sagliocco. Intanto, il sindaco avrebbe segnato l’ennesimo punto a proprio favore nel corso dell’ultimo interpartitico, dove gli alleati hanno sottolineato che i problemi interni agli azzurri devono risolverli da soli. Inoltre, in relazione alla collegialità, An, Udc e civiche hanno rilevato che la richiesta di amministrazione collegiale è stata da sempre garantita da Ciaramella anche a fronte, soprattutto nella prima consiliatura, del potere politico di Forza Italia. Solo sfiorato, invece, l’argomento di una eventuale sfiducia per gli assessori Salvatore Rotunno (in quota sindaco), Antonio Di Santo e Nicola Palmieri (in rappresentanza, gli ultimi due, per le liste civiche Aversa Popolare per Ciaramella e Popolari Normanni). Il faccia a faccia con il gruppo consiliare auspicato dal sindaco Ciaramella subito dopo le festività in corso prende, intanto corpo. Nicola Golia, portavoce cittadino del partito dell’ex premier Silvio Berlusconi, avrebbe convocato il gruppo consiliare, il direttivo cittadino e lo stesso sindaco per la serata di lunedì 5 novembre prossimo, per un chiarimento definitivo.
Il Mattino (NICOLA ROSSELLI)