ROMA. Precari della scuola in piazza, a Roma, per protestare contro i tagli del governo agli organici che hanno messo fuori gioco oltre 26 mila tra docenti e Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari).
Alla manifestazione, a cui hanno partecipato tra i 12mila e i 20milamanifestanti, a seconda dele stime, hanno aderito anche Cobas, Cgil e gli studenti dell’Unione degli universitari. Gli studenti, dopo un corteo contro i tagli all’istruzione pubblica da piazzale Ostiense fino al ministero dell’Istruzione, si sono uniti ai precari a piazza della Repubblica per poi confluire nella manifestazione per la libertà di stampa a piazza del Popolo.
Il corteo è partito poco dopo le 15. In testa uno striscione con scritto “Dignità e futuro per la scuola pubblica”, mentre alcuni manifestanti indossano una maschera bianca sul volto con la scritta “Precario” e una croce rossa sulla bocca. In coda al corteo si legge invece “Più si taglia più si raglia” su uno striscione portato da una ventina di studenti con le orecchie d’asino. Anche scritte dedicate ai giornalisti: “Mamma Rai dei precari non parli mai”. Tanti anche i bambini, che, portati dai genitori, tengono in mano i palloncini della Cgil.
In piazza, i manifestanti gridavano in coro: “La scuolaè pubblica e non si tocca, la difenderemo con la lotta” e anche, al ritmo di “Bella ciao”: “Una mattina mi son svegliato, o scuola ciao, scuola ciao, scuola ciao ciao ciao: oh Gelmini lasciaci stare noi vogliamo lavorar”. Tra i manifestanti anche alcuni rappresentanti dell’associazione Emergency con indosso una maglietta con la scritta “Meno soldati, più studenti”. Molte magliette dei “Docenti p.r.e.c.a.r.i: professionisti radiati, esasperati, cancellati, annullati, raggirati, ignorati”.
Nel frattempo, in piazza del Popolo, vi era la manifestazione per la libertà di stampa a cui però hanno aderito solo i precari della Cgil e non i Cobas.