FONDI (Latina). Il sindaco di Fondi, Luigi Parisella, si è dimesso nellaserata di venerdì, mentre nelle scorse ore sono seguite le dimissioni della giunta e dei consiglieri di maggioranza.
Il comune della provincia di Latinada tempoè a rischio scioglimento per le presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. Sulla questione il Consiglio dei ministri dovrà decidere la prossima settimana.
“E’ una liberazione”ha detto il sindaco. ”Abbiamo concordato – spiegaParisella – la nostra condotta in una riunione che ha raccolto tutta la maggioranza del Comune di Fondi. Il consiglio comunale oraè formalmente decaduto, da lunedì ci sarà un commissario”. Il sindaco del Pdl, però, non ha chiarito se la decisione della maggioranza servirà a bloccare la decisione del governo sulla richiesta di scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose inviata oltre un anno fa dal prefetto di Latina Bruno Frattasi.
Il Consiglio dei ministri sulla vicenda ha già avviato una discussione e per la settimana prossima dovrà arrivare a una decisione. Intanto, l’opposizione non risparmia commenti a caldo. “Le dimissioni del sindaco e della giunta del comune di Fondi – commenta Stefano Pedica dell’Italia dei Valori – rappresentano solo l’ennesimo atto mafioso orchestrato da Parisella-Fazzone e i loro scagnozzi. Sulla indubbia moralità di certi personaggi basta leggere le relazioni del prefetto Frattasi”. Stessa opinione di Walter Veltroni per il quale queste dimissioni”dimostrano che avevamo ragione ma non devono fermare la richiesta di scioglimento del comune di Fondi”.
“Sanno di mentire e continuano a farlo, – aggiunge Pedica – sanno che questa mossa, mafiosa, serve a loro per non sciogliere ma per commissariare un comune mafioso, con un prefetto in pensione già contattato dai Fazzone-Parisella per potersi ricandidare ancora una volta, cosa che non potrebbero se fosse sciolta dal governo in base all’ultima legge del luglio 2009. Se la mente nonè Fazzone, e non loè vista la sua storia, dobbiamo allora capire chi vuole che la criminalità detti a Maroni le indicazioni su come fare per non sciogliere quello che oramai si scioglierà”. “Con atto formale – annuncia il senatore dipietrista -chiederò a Mancino, suo assiduo frequentatore dai tempi di quando Fazzone era autista e poliziotto, chiè la mente e chi il suggeritore. Tutto ciò, fa supporre cheè in atto un’azione camorristica criminale nei confronti dello Stato e contro un prefetto che con le sue relazioni ha smascherato e colpito la politica locale e nazionale del sud pontino. Chiederò al mio parito – conlcude Pedica – di farmi aderire alla commissione antimafia per vederci chiaro”.
Solidarietà, invece, dal presidente della provincia di Latina Armando Cusani: “Esprimo la mia più sincera solidarietà al sindaco Luigi Parisella e ai Consiglieri di maggioranza. Le dimissioni del Governo della Città di Fondi sono un potente atto di denuncia del clima che è stato costruito ad arte in questo anno e mezzo da alcuni talebani della politica provinciale, regionale e nazionale, da un editore criminale e da pezzi deviati dello Stato. La pressione esercitata da questi gruppi di potere trasversali per interessi ed ideali hanno evidentemente inciso psicologicamente sulle persone responsabili del Governo della Città di Fondi. A Luigi Parisella e ai Consiglieri di maggioranza va il mio pensiero e la mia riconoscenza perché hanno saputo dimostrare, attraverso l’impegno politico e amministrativo, di aver fatto tanto per la Città di Fondi e per l’intero comprensorio. In questi anni per merito del Sindaco Parisella e della sua maggioranza di Governo la Città di Fondi si è imposta, per come si è sviluppata, illuminato modello politico e amministrativo da seguire.Fondi è e rimane una Città sana, con cittadini laboriosi, onesti e dediti con il loro quotidiano lavoro a far crescere una comunità che amano profondamente. Ed è per questo che sarò al loro fianco, fino in fondo, per difendere gli interessi dell’intera collettività e l’immagine di un territorio che negli ultimi mesi è stato oltraggiato nella sua dignità più intima”.