ROMA. Minacce di morte a Sandro Ruotolo, numero due di Annozero, e alla sua famiglia, sulle quali la Digos sta indagando: secondo quanto si apprende, non si tratterebbe dell’opera di un mitomane.
All’esame degli investigatori c’è infatti una lettera dalla quale si evince che il giornalista è stato pedinato e sorvegliato. Nella stessa missiva, inoltre, si fa riferimento ad una lista di “obiettivi” in cui Ruotolo sarebbe il secondo.
“Mi fido degli investigatori, quello che loro dicono mi va bene, sono dei professionisti”, l’unico commento di Ruotolo rilasciato all’Agi.”Non posso dire di più per ovvie ragioni di riserbo legate alle indagini. L’unica cosa che posso sicuramente affermareè che continuerò a fare il giornalista con la schiena dritta, queste cose non mi fermano”.
L’indirizzo dell’abitazione né il numero di telefono di Ruotolo compaiono negli elenchi telefonici sul web, un motivo in più per ritenere che il collaboratore di Michele Santoro sia stato effettivamente seguito e sorvegliato fino ad ottenere i suoi recapiti.