TORINO. E’ morto dopo due giorni di agonia Ernesto Ferrero, 76 anni, vittima delle violente percosse di un ragazzino di 15 anni.
Sabato scorso, su un autobus della linea 75, l’autista del mezzo, una donna,aveva richiamato l’adolescente per essere salito a bordo con una bicicletta, peraltro da donna, cosa vietata dal regolamento.In aiuto dell’autista interveniva Ferrero, ex tranviere, dopo che il ragazzino aveva iniziato ad insultare la giovane donna. Con toni pacati e con l’esperienza di chi si era trovato decine di volte dinanzi a casi del genere, il 76enne cercava di calmare il ragazzo, che invece sferrava due pugni al volto dell’ex tranviere e scappava lasciando la bicicletta sul bus.
A quel punto, Ferrero cadeva su un sedile e veniva soccorso poco dopo dalla polizia, ma era lucido e scambiava anche qualche battuta con i presenti. Trasportato inospedale, dove giungeva anche il figlio, veniva però colto da un improvviso ictus e andava in coma, morendo per emorragia cerebrale. Solo l’autopsia, ora, potrà stabilire se ci sia un nesso tra i pugni sferrati dal ragazzino e il grave malore che ha provocato la morte.
Intanto,la squadra mobile di Torino sta setacciando la cittàalla ricercadel ragazzo del bus, sulla scorta dei testimoni e dei fotogrammi delle telecamere presenti sul messo pubblico.