PALERMO. Massimo Ciancimino, figlio del defunto ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino,condannato per mafia, ha consegnato ai pm Antonio Ingroia, Nino Di Matteo e Paolo Guido il cosiddetto “papello” originale, …
… ossia il documento che attesterebbe la trattativa tra Stato e mafia all’inizio degli anni Novanta per porre fine alle stragi ordinate dal boss Totò Riina. È stato lo stesso Ciancimino a confermare la notizia, aggiungendo di avere dato ai magistrati il contenuto della cassetta di sicurezza di una banca del Liechtenstein.
In mattinata Massimo Ciancimino aveva reso dichiarazioni spontanee nel processo in cui è imputato a Palermo per riciclaggio.
Consegnati anche altri documenti importanti, una cinquantina di fogli in tutto, tra cui una lettera di Vito Ciancimino in cui spiega perché fu tradito il giudice Paolo Borsellino e perché l’ex sindaco di Palermo venne arrestato nel dicembre del 1992 poco prima dell’arresto di Riina. “Mi sono tolto un peso”, ha detto Ciancimino junioruscendo dal tribunale accompagnato dal suo legale. Secondo il suo racconto, il documento sarebbe stato consegnato dal padre nel 1992 al generale dei carabinieri Mario Mori e al capitano Giuseppe De Donno nel corso di uno dei colloqui che gli ufficiali del Ros avevano avviato con il padre. Sia Mori che De Donno hanno sempre negato di aver ricevuto il documento o una sua copia.