PESCARA.La Guardia di Finanza ha eseguito oggi un maxi sequestro preventivo di beni mobili e immobili facenti capo a Vincenzo Maria Angelini per un totale di 33 milioni di euro.
L’operazione rientra nell’inchiesta sulla Sanitopoli abruzzese che il 14 luglio 2008 ha portato all’arresto dell’ex presidente della regione Ottaviano Del Turco.
Angelini, re della sanità privata abruzzese e proprietario della clinica “Villa Pini”, nel corso degli interrogatori dell’estate 2008 aveva ammesso di aver pagato tangenti a Del Turco e altri fra assessori, consiglieri e alti funzionari della Regione Abruzzo per un totale di oltre 5 milioni e mezzo di euro, allo scopo di favorire il suo gruppo.
Al provvedimento di sequestro, siglato dal Gip di Pescara Maria Michela Di Finesi, si è giunti dopo aver accertato fatturazioni inesistenti o gonfiate e ricoveri inappropriati. Sequestrati appartamenti, cinque automobili e l’intero complesso di “Villa Pini” a Chieti. Il sequestro riguarda beni riferiti alla persona fisica di Angelini, e comprende l’intero complesso della struttura sanitaria, sei appartamenti, case di cura, cliniche e cinque automobili. Il sequestro non impedisce l’utilizzo delle strutture, e quindi le prestazioni sanitarie non dovrebbero interrompersi anche se da sette mesi i 1500 dipendenti del gruppo sanitario che fa capo ad Angelini non percepiscono stipendio.
Intanto, il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha dichiararato che “dopo tutto questo malaffare il danno era scontato”, e ha auspicato che i sequestri di oggi sortiscano l’effetto di accelerare la procedura di cancellazione dell’accredito per le prestazioni sanitarie presso la Regione Abruzzo del gruppo “Villa Pini”. Chiodi prospetta che “nel prossimo Consiglio regionale verrà discussa una nuova legge, perchè la Regione non può accreditare chi non paga gli stipendi dei lavoratori”.