Caso Cucchi, trasferito in località protetta il supertestimone

di Redazione

ROMA. È stato trasferito dal carcere romano di Regina Coeli in una località protetta l’immigrato africano supertestimone del pestaggio di Stefano Cucchi.

La procura ha deciso di tutelarlo affidandolo ad una comunità di tossicodipendenti, dove è agli arresti domiciliari. Secondo i pm Vincenzo Barba e Maria Francesca Loy, la scarcerazione sarebbe stata adottata per il timore che l’immigrato, perdurando la detenzione a Regina Coeli, potesse “subire pressioni psicologiche finalizzate alla ritrattazione ovvero al mutamento delle precedenti dichiarazioni”.

La testimonianza di S.Y. sarà assunta in incidente probatorio la prossima settimana.

Per il presunto pestaggio di Cucchi risultano indagati tre sanitari del carcere (Aldo Fierro, di 60 anni, primario della struttura, e i medici Stefania Corbi, 42, e Rosita Caponetti, perchè avrebbero agito con negligenza e imprudenza, omettendo le opportune cure, in particolare per quanto concerne la mancata alimentazione e idratazione), e tre agenti di polizia penitenziaria (Nicola Minichini, 40 anni, Corrado Santantonio, 50, e Antonio Dominici, 42, accusati di omicidio preterintenzionale).

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