TORINO. I membri dellaleggendaria “triade” juventina di qualche anno fa, Antonio Giraudo, Luciano Moggi e Roberto Bettega, sono stati assolti, “perché il fatto non sussiste”, al processo per i conti della vecchia gestione della squadra bianconera.
La causa si è celebrata con il rito abbreviato e riguardava lo sbocco dell’inchiesta sulle cosiddette plusvalenze legate alla compravendita di giocatori. I pm Marco Gianoglio e Antonio Pacileo avevano chiesto tre anni per Moggi e Giraudo, due anni per Bettega. Il giudice Dante Cibinel, che aveva respinto la richiesta di patteggiamento della società Juventus, chiamata in causa per le stesse motivazioni che hanno portato al processo degli ex dirigenti, ha deciso di assolvere anche il club.
“È il trionfo della giustizia – ha commentato uno degli avvocati difensori, Andrea Galasso – sulle considerazioni metagiuridiche che hanno animato questa dolorosa vicenda giudiziaria”.
Bettega siera dimesso nel 2007 dalla Juve, di cui è stato vicepresidente, dopo essere uscito dal cda della società a seguito del cosiddetto scandalo “Calciopoli”, nel 2006. Moggi e Giraudo, rispettivamente ex direttore generale ed ex amministratore delegato della società, erano invece rimasti direttamente coinvolti nello scandalo, e interdetti per cinque anni dalle cariche federali sportive.