Come sostenere le associazioni culturali?

di Redazione

Nicola De ChiaraAVERSA. Quanto affermato dall’assessore De Chiara nella recente conferenza stampa di chiusura del Premio Bianca D’Aponte, tenutasi nella Sala Jommelli del Teatro Cimarosa, ci consente di avviare un serio ed approfondito dibattitosu qualeruolo il Comune e l’Assessorato alla Cultura devono rivestire in relazione ai finanziamenti chiesti periodicamente dalle locali associazioni no-profit a sostegno della loro attività.

Alla conferenza stampa era presente anche il direttore artistico del Comune di Sanremo: Pepi Morgia, nettamente contrario alla concessione di finanziamenti a pioggia a favore di qualsiasi associazione che autonomamente e senza “contraddittorio” ritenga di fare cultura. Sulla stessa lunghezza d’onda di Pepi Morgia il nostro assessore Nicola De Chiara, che ha dichiarato d’essere contro i finanziamenti indiscriminati perché ritiene che l’Ente Comunale non debba svolgere una funzione meramente assistenziale ma d’incentivo allo sviluppo delle iniziative culturali. De Chiara ritiene, inoltre, che l’esiguo bilancio dell’Assessorato alla Cultura debba essere utilizzato per finanziare solo iniziative già avviate e consolidate nel tempo. I margini per gli sprechi sono ridotti al lumicino. Il compito delle associazioni è di lavorare per reperire e utilizzare risorse in grado di far nascere iniziative che possono sostenersi da sole. L’onere del mantenimento di qualsiasi tipo di kermesse spetta esclusivamente a chi l’ha ideata, non al Comune. Anche noi riteniamo che i finanziamenti comunali devono essere erogati solo per integrare i bilanci e contribuire al consolidamento economico delle associazioni. Ma non di tutte, solo di quelle che realmente svolgono un’attività sul territorio. Quelle dotate di un vero ed articolato organigramma, con un significativo numero di soci, con un’attività culturale degna di questo nome e soprattutto quelle che esplicano la propria missione esclusivamente nel comprensorio aversano. Per queste ragioni riteniamo che sia necessaria l’istituzione di un Registro pubblico delle associazioni aversane all’interno del quale possano iscriversi tutte le organizzazioni che prevedono per il futuro di avanzare richieste di finanziamenti comunali. Il compito dell’Assessorato alla Cultura, responsabile unico del Registro, dovrebbe essere quello di vagliare le richieste delle varie associazioni, garantendo i finanziamenti solo a quelle in grado di dimostrare una reale presenza nel contesto culturale della città e con una solidità patrimoniale, composta di beni materiali, immateriali e numero di soci, che faccia ritenere il finanziamento erogato un “buon investimento” per i cittadini.

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