AVERSA. Se non altro la lunga notte del confronto è servita a chiarire le rispettive posizioni. A sedere intorno al tavolo presso la sede cittadina del partito azzurro, per una riunione che si è protratta per tutta la notte, gli stati generali aversani: il senatore Giuliano, il sindaco Ciaramella, il segretario cittadino Golia, il direttivo cittadino, i due assessori Luciano e Orabona e gli otto consiglieri.
Il sindaco ha subito puntualizzato: «Sono felicissimo di incontrare i consiglieri e di parlare con loro. Quando si incolpa un assessore a me vicino di fare campagna acquisti, accade che poi ho anche timore, io non consigliere azzurro, di avvicinarmi a loro. Ho illustrato il perché del mio comportamento e mi sono messo a disposizione per continuare il nostro cammino. Ieri c’è stato probabilmente il primo di una serie di incontri. Ma ho chiarito che non chiedo impegni di candidature perché, come già detto, non potrei lasciare la carica dopo cinque mesi dall’elezione. Chiedo, invece, certezze per l’amministrazione. La dirigenza azzurra ha chiesto la collegialità che già tutti volevano ed era impedita dal loro strapotere. Ho solo preteso che mi venissero illustrati i rapporti con gli altri partiti, come è stato eletto il direttivo ed il modo di andare avanti in amministrazione del mio partito». Inoltre Ciaramella ha sottolineato che «la deriva qualunquistica di cui si parla nel documento sottoscritto dal segretario cittadino e da tutta la Cdl è da mettere in relazione con gli atteggiamenti, anche attraverso pettegolezzi, che tutti stavamo assumendo, mentre il segretario Golia interpreta a modo suo ogni tipo di dichiarazione. Altrimenti non l’avrei sottoscritta». «Si tratta – ha dichiarato, gettando acqua sul fuoco, il parlamentare azzurro Giuliano – di una riunione che è servita a sgomberare il campo da polemiche che sono in massima parte artefatte ed amplificate dai media. C’è un problema politico tra la dirigenza, il gruppo consiliare ed il sindaco. Ma credo sia un problema nato da fraintendimenti, da incomprensioni caratteriali. Insomma, siamo di fronte alla solita dialettica interna presente in ogni partito. Da qui a parlare di crisi e di divisioni laceranti ce ne corre. Ci sono due tesi che vanno collimate». L’ex sottosegretario sottolinea anche come siano, a suo dire, infondate le voci di gelosia di esponenti azzurri per la popolarità del sindaco perché «la popolarità di Ciaramella, come esponente di Fi, fa bene a tutto il partito e soprattutto a me, per cui non vedo alcun pericolo in questo senso». «Sono sicuro che questo incontro – ha dichiarato da parte sua il segretario cittadino Golia – sia servito soprattutto per ritrovare le cause che hanno prodotto i momenti difficili». Cause non sostanziali, fatte di malintesi ed alimentate dal pantano dei pettegolezzi che, per certi aspetti, fa parte della deriva qualunquistica riconosciuta dallo stesso sindaco». Relativamente ai rapporti con quest’ultimo, Golia conclude: «Abbiamo mantenuto sempre, nella formazione dell’esecutivo, le promesse che il sindaco aveva fatto alle altre forze politiche in campagna elettorale, ma, dopo, ci siamo anche resi conto che qualche assessore perseguiva obiettivi che non sono quelli della coalizione».
Il Mattino