Berlusconi ringrazia: “L’amore vince sull’invidia e sull’odio”

di Redazione

Berlusconi MILANO. Berlusconi dovrebbe lasciare l’ospedale San Raffaele di Milano nella giornata di mercoledì, come rende noto il bollettino medico ufficiale.

Secondo Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi e primario del reparto anestesia e rianimazione, il premier lascerà l’ospedale ”nel primo pomeriggio”. La raccomandazione del medico è che il premier si astenga da attività pubbliche ”per almeno due settimane”.

IL MESSAGGIO SUL SITO DEL PDL. Poi ha parlato, anche se solo attraverso un messaggio pubblicato sul sito del Pdl: “Grazie di cuore ai tantissimi che mi hanno mandato messaggi di vicinanza e di affetto. Ripeto a tutti di stare sereni e sicuri. L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio”.

TARTAGLIA INTERROGATO. Intanto, Massimo Tartaglia, autore dell’aggressione contro Berlusconi in piazza Duomo a Milano, è stato interrogato per circa due ore nel carcere di San Vittore. Presenti il gip Cristina Di Censo, chiamato a decidere sulla convalida dell’arresto e sulla custodia cautelare in carcere chiesta dal procuratore Spataro, e gli avvocati Daniela Insalaco e Gian Marco Rubino, difensori del 42enne milanese, chehanno chiesto il ricovero in un ospedale psichiatrico, in attesa che sia disponibile un posto in una comunità terapeutica: entrambi sono stati già individuati. Tartaglia lunedì sera, con una lettera, ha chiesto scusa al premier, definendo il proprio gesto “superficiale, vigliacco e inconsulto”. All’uomo è contestato il reato di lesioni pluriaggravate. Dato che soffre di disturbi mentali, come spiegato dai suoi legali, è stato sottoposto ad accertamenti sulle sue condizioni di salute e già lunedì è stato trasferito nel centro di osservazione neuropsichiatrico di San Vittore, dove ha trascorso la seconda notte in una cella singola, sorvegliato a vista.

SERVIZI SEGRETI: “GESTO ISOLATO”.Anche i servizi segreti confermano che quella di Tartaglia è da considerare l’aggressione di un uomo solo. È stato “un gesto isolato e scollegato da qualunque soggetto o volontà politica” hanno confermato davanti al Copasir il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta ed il capo del Dis (Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza), Gianni De Gennaro, nel corso di un’audizione a Palazzo San Macuto. Lo ha riferito il presidente del Copasir, Francesco Rutelli, al termine dei lavori del Comitato. Rutelli ha poi precisato che “da tutte le analisi fatte da parte dei servizi nell’ultimo periodo è emersa crescente preoccupazione sul fatto che sono ormai molti i punti di tensione nel nostro Paese, quindi le misure di vigilanza devono essere molto alte perché il rischio che da un episodio così grave possa derivare la crescita del pericolo di emulazione è un rischio che esiste”.

RUTELLI: “PREMIER SIA COMUNQUE PRUDENTE”. Malgrado la rassicurazione, i Servizi restano preoccupati per il “rischio emulazione” che potrebbe portare a nuovi pericoli per Berlusconi. Così, tutti i componenti del comitato parlamentare per la sicurezza hanno invitato il premier a una “maggiore prudenza” durante i suoi contatti con la folla in occasione di manifestazioni pubbliche. Il presidente del Consiglio, ha rilevato Rutelli, “ha modalità e volontà di stare in mezzo alla gente, che rende di fatto impossibile impedirgli dei contatti fisici con la folla e con il pubblico, lasciando in questo modo aperte sempre delle falle nella sua sicurezza personale tale da non potersene far carico né ai servizi interni né alle forze dell’ordine competenti per territorio”. Essendo la sua incolumità, ha aggiunto Rutelli, un “fatto di interesse nazionale”, è necessario e opportuno che “egli stesso agisca d’ora in avanti con il massimo di cautela per evitare che episodi come questo si ripetano”.

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