Freddo e neve paralizzano la penisola

di Angela Oliva

 L’Italia è il paese del solo e quando il freddo si fa sentire così intensamente si finisce sempre con l’incappare in disagi per la popolazione dovuti soprattutto ai rallentamenti della viabilità.

Il gelo e le nevicate intense hanno mandato in tilt il traffico nelle principali città del nord Italia e si registrano disagi anche per i collegamenti ferroviari. A pagarne le pene è soprattutto la stazione centrale di Milano che ha cancellato almeno 40 convogli scatenando le proteste dei pendolari.

L’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Michele Elia ha diffuso un comunicato stampa per scusarti per i disagi: “Le Ferrovie dello Stato, che nelle scorse ore hanno annunciato possibili riprogrammazioni e riduzioni di velocità a seguito di formazioni di ghiaccio, soprattutto al Centro Nord, sottolineano, comunque, che su 7mila treni complessivamente in viaggio per il Paese, le cancellazioni hanno riguardato una percentuale intorno al 10%. Contro il gelo, – continua la nota – potenzieremo le scaldiglie agli scambi. Abbiamo scoperto dei punti critici e li copriremo, ma sono pochi. Sulle direttrici fondamentali, queste scaldiglie, che servono ad evitare il ghiaccio sugli scambi, ci sono già. Nelle emergenze, però, si individuano ulteriori punti critici, non rilevati.

Ritardi anche per il traffico aereo, sono stati registrati nei principali aeroporti italiani intasati anche dai viaggi

per le festività di Natale. I rallentamenti sono stati rilevati maggiormente per i voli diretti in Europa dove sono state abbondantissime le nevicate tanto che il 20% dei collegamenti previsti nella mattinata è stato annullato preventivamente. Grave il bilancio dei morti per assideramento in Polonia dove durante il fine settimana, sono decedute almeno 42 persone e la polizia polacca ha dichiarato che si tratta per la maggior parte di persone senza tetto che non hanno resistito ai – 21 gradi raggiunti nel week-end. Ma il maltempo non si arresta per ora, sembra che nel pomeriggio la perturbazione dovrebbe arrivare anche nel nord e nel centro Italia portando abbondanti nevicate.

Anche in Italia il freddo inteso ha provocato la morte di un clochard a Milano. Simone Rossi, 40 anni, è stato ritrovato da un amico nello scantinato di uno stabile Aler di via Costantino Baroni 15, a Milano. Pochi metri in cui il senzatetto viveva da due anni. Era disteso su un materasso nel piccolo spazio in cui clochard viveva da un paio d’anni. Indossava un paio di pantaloncini e una maglietta, aveva la felpa e le scarpe vicino a uno zaino, ma probabilmente aveva bevuto troppo per riscaldarsi al punto da non sentire il freddo. Poi una volta addormentatosi, il gelo e la cirrosi epatica lo hanno ucciso.

Milano è la città più colpita e per questo pomeriggio sono previste ancora abbondanti nevicate tanto che il Comune ha lanciato un appello ai milanesi affinchè lascino le auto nei garage e utilizzino soltanto i mezzi pubblici: “Evitare, se si è anziani o con problemi di mobilità, di uscire di casa, non mandare a scuola i bambini domani, se si ha la possibilità. Non è allarmismo, ma un invito ai residenti e a chi entra in città a collaborare per affrontare la prevista, copiosa, nevicata”.

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