ROMA. Dalle colonne del quotidiano La Repubblica, Silvio Berlusconi annuncial’intenzione di varare una riforma fiscale che preveda due sole aliquote Irpef, una al 23% e l’altra al 33%.
Da Palazzo Chigi, intanto, in una nota diffusa dal portavoce del premier Paolo Bonaiuti, si precisa: “Sono contrarie al vero e addirittura ridicole alcune ricostruzioni apparse stamani su certi quotidiani: in particolare, per quanto riguarda la volontà del governo di varare un provvedimento ‘una tantum’ di riduzione delle tasse, quale segnale propiziatorio di consensi in vista delle elezioni regionali”.
“Il governo Berlusconi – prosegue Bonaiuti – non pratica politiche di questo tipo ma interviene con provvedimenti seri, concreti, strutturali. L’obiettivo del governo è duplice. Da un lato, intende mantenere l’equilibrio fondamentale dei conti dello Stato nell’interesse di tutti i cittadini, e ricordiamo che questa linea ha permesso all’Italia di reggere l’urto della crisi globale molto meglio di tanti altri Paesi. Dall’altro lato, tenendo fermo l’impegno alla disciplina di bilancio, il governo intende disegnare per il futuro, con la serietà e i tempi necessari, un sistema fiscale diverso dall’attuale ormai abbondantemente superato dalla storia, un sistema che porti l’Italia alla modernità fiscale”.
Dall’opposizione si registra un’ipotetica apertura delleader dell’Idv Antonio Di Pietro: “La settimana prossima, invece di discutere la legge ad personam, Berlusconi porti in Parlamento la ridistribuzione dell’equità sociale e dell’equità fiscale e noi dell’Italia dei valori voteremo a favore. Non siamo solo il partito del no e se una cosa è giusta, quella di ridurre le tasse e allo stesso tempo farle pagare a tutti, Berlusconi compreso, siamo d’accordo. La verità però – sottolinea Di Pietro – è che Berlusconi parla di equità fiscale ma pensa solo all’equità personale”.