La pediatria aversana al top in Italia

di Antonio Arduino

Vendemmia nominato presidente della Società Italiana di Pediatria OspedalieraAVERSA. Il vertice italiano della pediatria è aversano. A raggiungere il top è Salvatore Vendemmia, primario della divisione di pediatria e neonatologia dell’ospedale San Giuseppe Moscati, eletto all’unanimità presidente della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera il 19 ottobre.

Il voto è avvenuto durante lo svolgimento dell’annuale congresso nazionale della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera tenuto a Cosenza dal 18 al 20 ottobre. Gli oltre quattrocento partecipanti, provenienti da ogni parte della penisola, hanno garantito il successo di una manifestazione in cui gli specialisti del settore si scambiano esperienze e dati scientifici. Oltre alla presidenza andata a Vendemmia un altro specialista della divisione di pediatria e neonatologia dell’ospedale Moscati ha ottenuto l’onore di entrare nel direttivo della SIPO. E’ Carlo Cioffi, confermato consigliere con la carica di revisore dei conti. Una accoppiata che da la misura del valore e della considerazione in cui oggi è tenuta la pediatria del Moscati. “Con il nostro lavoro – ha commentato a caldo Vendemmia – abbiamo portato la pediatria ospedaliera aversana al vertice nazionale nonostante il disinteresse che la direzione aziendale ha dimostrato in questi ultimi anni per il nostro reparto. Dove – ha aggiunto – abbiamo ottenuto risultati che in tanti ci invidiano lavorando solo con le nostre mani, senza il supporto di strumentazioni e attrezzature che pure sarebbero necessarie in una moderna divisione di pediatria e neonatologia”. Un esempio è la cura per la pertosse, malattia temibile, in età neonatale per il rischio di morte, trattata con tetracosactide (acth). “Una cura – ricorda in proposito Vendemmia – sperimentata negli anni ‘50 dai pediatri della scuola napoletana e pisana ma abbandonata e messa nel fondo ad un cassetto per la scarsa efficacia”. “Noi – aggiunge con evidente soddisfazione – l’abbiamo ripresa, perfezionata e adottata di routine, presentandone i risultati ai congressi di Atene e Praga”. L’effetto è stato esalante, tant’è che oggi in mezza Europa la terapia della pertosse è la Cura Aversa, quasi a dare giusto merito alla divisione di pediatria più antica della penisola essendo stata fondata nel 1304 con la nascita dell’ospedale di pubblica beneficenza Real Casa Santa dell’Annunziata.

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