MILANO. Rinviato al 1 marzo ludienza del processo per i diritti Mediaset prevista per il prossimo 1 febbraio.
I giudici della prima sezione del Tribunale di Milano hanno tenuto in considerazione che il premier Silvio Berlusconi, tra gli imputati, ha comunicato la sua assenza a causa di una visita di Stato in Israele.
Il presidente della sezione Edoardo DAvossa ha però spiegato: Se dovesse continuare il legittimo impedimento saremo costretti a separare il processo a carico di Berlusconi da quello degli altri imputati per poi eventualmente riunirli. Ipotesi contestata dalla difesa del presidente del Consiglio, come sottolinea lavvocato Piero Longo: Sarebbe un problema enorme, dato che il reato è contestato in concorso con altri. Il codice lo prevede ma è una cosa molto complicata. Sono certo che troveremo un accomodamento.
I legali del Cavaliere, inoltre, hanno contestato la scelta della Corte di non utilizzare i verbali e le dichiarazione del loro assistito raccolte in altri procedimenti a suo carico. Agli atti del procedimento sarà allegata solo la memoria che il presidente del Consiglio consegnò alle autorità giudiziarie nel 1999.
La vicenda in questione riguarda la compravendita di diritti televisivi e cinematografici che la Fininvest acquisto per 470 milioni di euro da una società americana durante il periodo che va dal 1994 al 1999. Secondo i giudici della Procura di Milano le major a stelle e strisce avrebbero venduto i diritti a queste due società che poi le avrebbero ceduto, aumentate di prezzo, a Mediaset per aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a disposizione di Berlusconi.