ROMA. Non ci sarà nessun accordo tra il Pdl e lUdc. I due partiti non hanno trovato la giusta intesa soprattutto sul nodo delle elezioni regionali pugliesi.
Mercoledì cera stato lincontro tra il premier Silvio Berlusconi ed il segretario dellUdc Lorenzo Cesa che avevano discusso di un possibile connubio tra i due partiti, ma il leader del Pdl aveva espressamente chiesto che a correre per la presidenza della Regione Lazio doveva essere il candidato Rocco Palese poiché schierando Adriana Poli Bortone, candidata dallUdc, le elezioni sarebbero state vinte da Nichi Vendola.
Punto sul quale però soprattutto il leader Pierferdinando Casini non ha voluto cedere, affermando: La Poli Bortone è in campo e noi con lei. Noi vogliamo costruire una convergenza per l’alternativa a Vendola – spiega il leader dell’Udc – la Poli Bortone non è il candidato dell’Udc, nè del Pdl e credo che sul suo nome ci possa essere una intesa ampia. Per questo, dico che auspichiamo una intesa ampia su di lei. La Poli Bortone è la candidata più forte, è in campo, con la sua forza politica e la sua autonomia per realizzare una convergenza tra noi a il Pdl.
La leader del movimento Io Sud annuncia di non voler far nessun passi indietro per quanto riguarda la sua candidatura in Puglia: Rispetto il pensiero del premier, ma sono al servizio dei pugliesi per interpretare un
bisogno di cambiamento ed una voglia inarrestabile di sviluppo, che vede al centro i valori della socialità propri del Meridione, della famiglia, dell’economia sociale di mercato per le piccole e medie imprese, del moderatismo come metodo di lavoro. Sono a capo di un movimento Io Sud
– spiega la senatrice – che crede nei valori del Mezzogiorno. Immaginavo che anche il Pdl volesse fare un accordo con l’Udc e con noi. Berlusconi ci sta mettendo tutta la buona volontà. La formula del terzo nome, che non credo sia sua ma che qualcuno gli ha suggerito come formula di mediazione, non credo sia quella giusta. Credo conclude la candidata Udc – di essere un candidato abbastanza forte per battere il governatore. Se ci sono altre ipotesi più forti va benissimo. A meno che non sia il ministro Fitto che voglia candidarsi.
A chiudere definitivamente la partita è stato proprio il premier Berlusconi che al termine del Cdm in Calabria ha ufficializzato la candidatura di Palese alla Regione Lazio: Noi abbiamo già un candidato che ha risposto tra l’altro da gentiluomo vero all’appello che io avevo lanciato facendo seguito alle pressioni del territorio: andremo avanti e vinceremo tranquillamente per il governo della regione Puglia. Il presidente del Consiglio riferendosi poi allinvito rivoltogli dal leader della Lega Umberto Bossi di non farsi incantare da Cassini ha affermato: Io non mi faccio incantare da nessuno. Noi siamo sicuri della nostra forza, delle nostre ragioni, dei nostri programmi e degli uomini che mettiamo in campo. Personalmente sono assolutamente fiducioso, anche per i numeri che conosciamo che provengono dagli ultimissimi sondaggi, che noi potremmo andare tranquillamente da soli ovunque. Quando un candidato, come è successo per la carica di governatore in Calabria – ha aggiunto Berlusconi – ritenesse, per la qualità degli uomini che militano localmente nell’Udc, di poter avere dei vantaggi dalla cooperazione con loro, noi abbiamo lasciato e lasceremo ai singoli candidati la possibilità di continuare in una collaborazione che, normalmente, è già positivamente avviata.