Afghanistan, bomba contro contigente italiano: un ferito

di Angela Oliva

 KABUL (Afghanistan). Una pattuglia del contingente italiano in Afghanistan è stata colpita da una bomba, alle 13.20 locali e le 9.50 ora italiana.

L’esplosione è avventa mentre il blindato “Lince” rientrava alla base operativa nei pressi di Shindand che ospita i militari della task force dei bersaglieri in Afghanistan a circa 115 chilometri a sud di Herat. Nella deflagrazione un soldato ha riportato un sospetto trauma cranico mentre gli altri quattro a bordo del blindato solo leggere contusioni. La pattuglia aveva appena concluso l’attività di Key Leaders Engagement, cioè gli incontri con gli esponenti dei villaggi e dei paesi per acquisire informazioni utili per la conoscenza dell’area in cui operano le forze di sicurezza afghane e i militari della missione Isaf della Nato.

Il contingente italiano di Herat ha diffuso un comunicato stampa in merito all’accaduto: “Una pattuglia del contingente italiano è rimasta coinvolta in un’esplosione verificatasi a circa quattro chilometri dalla Fob (Forward Operating Base) di Shindand, la base operativa avanzata che ospita i militari della Task Force Center su base 1° Reggimento bersaglieri. Le conseguenze, per fortuna, non sono state gravi. A seguito dalla deflagrazione un militare ha riportato un sospetto trauma cranico mentre solo leggere contusioni si

registrano per gli altri quattro occupanti del blindato Lince”

.

A rassicurare sulle condizioni dei militari italiani ci ha pensato il Ministro ella Difesa Ignazio La Russa che, nell’aula della Camera, ha annunciato: “L’ordigno esploso a sud di Herat era per fortuna di modesta entità, non ha praticamente danneggiato il mezzo Lince e i soldati a bordo non hanno riportato ferite degne di rilievo. Solo un militare italiano ha riportato un sospetto trauma non commotivo, che è come una botta in testa. In ogni caso – ha detto ancora La Russa – i militari italiani sono stati soccorsi subito e trasferiti all’ospedale da campo della base per le cure del caso. I militari hanno raggiunto telefonicamente i familiari per tranquillizzarli sul proprio stato di salute. Gli altri militari della pattuglia sono già tutti tornati in servizio”.

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