ROMA. Marcia indietro del governo sulla norma che avrebbe introdotto l’obbligo di indicare nella carta d’identità il consenso oppure il diniego alla donazione dei propri organi in caso di morte.
L’obbligo di fare una scelta, e di indicarla sulla carta di identità, torna a essere solo una facoltà.La norma era contenuta nel maxiemendamento decreto legge milleproroghe, sul quale è stata posta la fiducia.
Il sottosegretario all’Economia Luigi Casero ha dichiarato in aula che il la parola “deve” va sostituita con la parola “può”. Il Presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, Carlo Vizzini, ha poi spiegato: “E’ stato un errore materiale del Governo, che l’esecutivo ha corretto in aula. Una norma del genere con l’obbligo di dichiarare o meno il proprio consenso alla donazione di organi sarebbe stata incostituzionale”.