Bertolaso: “Se Berlusconi vuole me ne vado subito”

di Redazione

Guido Bertolaso ROMA. Dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta sugli appalti del G8 alla Maddalena, il capo della Protezione civile Guido Bertolaso si dichiara pronto a fare le valigie, se il premier Silvio Berlusconi, che già ha respinto le sue dimissioni,lo riterrà opportuno.

In un’intervista rilasciata al quotidiano economico Il Sole24Ore, Bertolaso ribadisce la sua innocenza eparla anche delle intercettazioni e dei reati che gli vengono contestati: “Contro di me non c’è nulla, sono solo illazioni. Posso provare anche ora, carte alla mano, che sono sempre stato corretto. Spero solo di poter rispondere al più presto ai magistrati”. Quanto ai rapporti con gli imprenditori, Bertolaso sottolinea come “quel che viene fuori è che qualcuno pensava di organizzare cose per ingraziarsi i miei favori. Cose che non sono accadute. Io sono il bersaglio, non il promotore”. Quindi ammette che “«qualcosa può essere sfuggito al mio controllo durante lo tsunami della mia vita che è stato l’anno scorso, con una somma insostenibile di responsabilità e di emergenze seguite al terremoto dell’Aquila. Avevo chiesto di andare via proprio perchè quel carico di responsabilità era diventato eccessivo”.

PROTEZIONE CIVILE SPA. Altro tema dell’intervista è il decreto all’esame del Parlamento e al centro delle polemiche politiche, anche dentro la stessa maggioranza di centrodestra, che prevede di trasformare la Protezione civile in una società per azioni. “Nella prima versione del decreto legge, preparata a settembre, – commenta Bertolaso – avevo previsto che i grandi eventi sarebbero stati tolti alla protezione civile e assegnati a un’altra struttura di palazzo Chigi, creata proprio per questo. Però avevamo fatto bene il G8 e il presidente Berlusconi mi ha chiesto di soprassedere. Forse ho fatto male ad accettare”. Bertolaso ritiene che il dl andrà avanti fino all’approvazione ma ribadisce di non averne bisogno per “accrescere il mio ruolo. Il decreto va fatto per chiudere l’emergenza in Campania e in Abruzzo e per regolarizzare il personale.A questo io tengo, poi per quel che riguarda la Spa, la vogliono eliminare, cancellare, limitare? Facciano pure, io lavoro lo stesso”.Per il capo dellaProtezione civile l’obiettivodella Spaè quello di creare “una struttura più agile, flessibile, al nostro fianco per affidarle i lavori che oggi siamo costretti a dare all’esterno”.

LETTA: “PROTEZIONE CIVILE RESTA PUBBLICA”. “Anche io mi arrabbierei se qualcuno pensasse di trasformare la Protezione civile in società privata, ma non è così e chi lo dice non dice il vero. La Protezione civile è e rimane un Dipartimento della presidenza del Consiglio con le sue strutture, le sue funzioni e le sue regole che restano pubbliche”. Lo ha affermato Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il quale ha poiribadito che Bertolaso potrà continuare a lavorare con gli strumenti abituali e con lo stesso spirito e con lo stesso impegno.

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