FIRENZE. Spunta lombra del clan dei Casalesi, e in particolare del latitane Antonio Iovine e del boss Francesco Bidognetti, nellinchiesta sugli appalti al G8 della Maddalena condotta dalla Procura di Firenze.
Secondo uninformativa dei carabinieri del Ros, Antonio Di Nardo, funzionario del ministero delle Infrastrutture finito tra gli indagati, sarebbe in rapporti con il clan camorristico casertano. Linformativa dellArma si basa su due note della Direzione investigativa Antimafia di Napoli, una del 14 marzo 2003 e una dell8 luglio 2003. Nella prima si sostiene che la società Soa nazionale costruttori organismo di attestazione spa, con sede a Sondrio, è di fatto occultamente riconducibile a Di Nardo Antonio. Tra i soci della società figurano tra gli altri, il parlamentare del Pdl Paolo Russo e Giuseppe Mastrominico, questultimo, riportano i carabinieri, cugino di Pasquale Mastrominico che, a sua volta, è cognato di Rachele Iovine, sorella del boss dei casalesi Antonio Iovine detto O Ninno, ricercato da oltre 15 anni.
Laltra nota, invece, documenta rapporti che sarebbero intercorsi tra Di Nardo e Carmine Diana, titolare della Impregica Costruzioni srl. Diana si legge nellinformativa – è ritenuto legato al noto Francesco Bidognetti (in carcere al 41bis, ndr). In particolare, è emerso che Diana era stato un acquirente fittizio di alcuni ettari di terreno che, in realtà, erano nella disponibilità di Bidognetti.
Di Nardo, sempre secondo linformativa, sarebbe colui che gestisce occultamente il Consorzio Stabile Novus, con sede a Napoli, e che è associato alla Opere Pubbliche e Ambiente Spa di Francesco Maria De Vito Piscicelli, ovvero limprenditore che rideva la notte del terremoto in Abruzzo.
Nellinchiesta sono coinvolti Angelo Balducci, ex vice del capo della Protezione Civile Guido Bertolaso (anchegli indagato) Fabio De Santis, attuale provveditore alle opere pubbliche della Toscana, limprenditore Diego Anemone e Mauro della Giovampaola, già responsabile dei cantieri alla Maddalena.
RUSSO CHIARISCE: DAL 2001 HO VENDUTO LE MIE QUOTE SOA”. “E’ singolare dover ribadire ad ogni tornata elettorale, e soprattutto a distanza di nove anni, che dal 2001, avendo venduto le quote, non ho più nulla a che vedere con la società Soa, nè conosco, nè ho mai incontrato tale Mastrominico di cui sento parlare per la prima volta oggi”. E’ quanto precisa in una nota il parlamentare del Pdl Paolo Russo.