Milano, ‘Ndrangheta: arrestati politici del Pd e del Pdl

di Redazione

 MILANO. Proseguono gli arresti nell’ambito dell’operazione “Parco Sud”, condotta dagli uomini della Dia di Milano che lunedì mattina hanno eseguito altre quattro ordinanze di custodia cautelare …

… emesse dal gip Giuseppe Gennari su richiesta del procuratore aggiunto della Dda Ilda Boccassini e dei sostituti Dolci, Venditti e Storari. I provvedimenti seguono quelli emessi nel novembre 2009 quando furono arrestate altre 17 persone e sequestrati beni immobiliari e quote societarie a carico di affiliati al clan della ‘Ndrangheta “Barbaro-Papalia” e di persone e società ad esso contigue.

Stavolta sono finiti in manette l’imprenditore Andrea Madaffari, vicepresidente della società “Kreiamo S.p.A.”, operante nel settore immobiliare, e tre politici: Tiziano Butturini, esponente del Pd, ex sindaco di Trezzano sul Naviglio, oggi presidente del cda di Tasm e di Amiacque, aziende pubbliche che si occupano della tutela e della gestione delle risorse idriche dell’area milanese; Michele Iannuzzi, esponente politico del Pdl, fino al giugno 2005 assessore ai lavori pubblici ed ecologia del Comune di Trezzano sul Naviglio, oggi consigliere comunale nello stesso Comune ed ex componente della Commissione Edilizia nonché del cda di Tasm; Gino Terenghi, geometra comunale responsabile presso l’ufficio Area-Territorio del Comune di Trezzano sul Naviglio.

Le intercettazioni telefoniche ed ambientali, confermate dai riscontri emersi dall’analisi della documentazione cartacea ed informatica sequestrata nel corso delle perquisizioni, avevano fornito un quadro iniziale già di per sé gravemente indiziante in ordine ad ipotesi di plurimi episodi di corruzione, consumati nella sfera politico imprenditoriale dagli imprenditori Alfredo Iorio e Andrea Madaffari, rispettivamente presidente e vicepresidente della società “Kreiamo”, operante nel settore immobiliare. I due imprenditori furono arrestati e sono attualmente detenuti nella casa di reclusione di Opera proprio per i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici (Madaffari anche per 416 bis, associazione a delinquere di stampo mafioso) e per la società è stata disposta la sospensione temporanea dall’amministrazione dei beni nel dicembre 2009.

Questo nuovo filone dell’inchiesta, intrinseco all’indagine principale, ha portato alla luce un sistema consolidato di pagamenti illeciti, funzionali all’ottenimento da parte del Gruppo Kreiamo di favori (autorizzazioni, approvazioni, concessioni nonché incarichi di consulenza) da pubblici funzionari. Anche a seguito del rinvenimento della contabilità occulta della società era emerso come una delle prassi sistematiche operative, seguite nella cura degli affari dell’impresa, fosse quella di remunerare indebitamente pubblici ufficiali, a vario titolo coinvolti nelle iniziative sociali. Partendo da quegli spunti, costituiti perlopiù da voci di spesa prive di giustificazione lecita, annotate a fianco della contabilità relativa a questa o quella operazione in corso, gli investigatori della Dia hanno condotto una nuova attività di indagine che ha permesso di mettere in luce un vero e proprio sistema di corruzione.

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