Palermo saluta Fragalà. Schifani: “Resterai nei nostri cuori”

di Emma Zampella

Enzo FragalàPALERMO. La città a lutto dà l’ultimo salutoall’avvocatoEnzo Fragalà.

Il feretro dell’ex parlamentare,morto dopo due giorni di agonia a seguito di un pestaggio da parte di uno sconosciuto fuori dal suo studio,è stato accolto da un grosso applauso e da tanta commozione dalla folla di persone che ha partecipato ai funerali nella Cattedrale di Palermo, alla presenza di molte autorità dello Stato, tra cui il presidente del Senato, Renato Schifani, e quello della Camera, Gianfranco Fini, molti avvocati in toga, ma soprattutto molta gente comune.

Enzo vive. Restiamo in silenzio davanti ad un atto di tale violenza, un silenzio che però non ci impedisce di chiedere giustizia subito”, dice Paolo Romeo, l’arcivescovo che ha officiato la cerimonia. E rivolto alle cariche dello Stato presenti aggiunge: “Che questo omicidio sia uno sprone alla pacifica convivenza e ad un maggiore impegno”. Interviene, sentitamente commosso anche Schifani, che parlando del un suo carissimo amico Enzo dice: “Resterai per sempre nei nostri cuori. Non parla la seconda carica dello Stato, parla Renato Schifani il collega di Enzo Fragalà”.

A presenziare all’omelia c’era anche il sindaco di Salvemi, Vittorio Sgarbi, che ha manifestato la sua intenzione di dedicare una strada ad un’ altra vittima della mafia: “Vogliamo così che il ricordo del Fragalà uomo, avvocato e parlamentare sia consegnato al patrimonio della memoria storica dei siciliani. E’ il nostro tributo ad un uomo leale e giusto”, aggiunge.Gli avvocati in toga hanno chiesto, in un clima di sgomento e abbastanza teso, che il nome di Fragalà sia inserito tra le vittime della violenza e della criminalità.

“Non abbiamo paura dei criminali. – ha detto il presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo, Enrico Sanseverino – Quello cheè avvenuto ci sgomenta, ma non ci faremo intimidire. Lo dobbiamo a Enzo. Lui non si sarebbe fermato. L’indifferenza – ha aggiunto – deve scomparire da questa citta”. La famiglia Fragalà, a cui sono state rivolte le condoglianze a fine cerimonia, e gli inquirenti invitano i palermitani a parlare, qualora sia stato visto o sentito qualcosa che possa aiutare a fare giustizia.

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