GENOVA. Prima regola per un rapinatore: mai tornare sulla scena del furto.
Ma questa sembra essere sfuggita a Massimiliano Fucito, 39 anni, ritornato nella farmacia che aveva derubato. Forse questa regola del manuale gli sarà sfuggita: vero è che questo piccolo errore gli è costato larresto.
Era riuscito a scappare dopo aver messo a segno 14 colpi effettuati tra banche e farmacie nella provincia di Bolzaneto, ma quando rientra in una farmacia in qualità di cliente non riesce ad avere la fortuna di sempre. Nellultimo colpo messo a segno il suo volto viene ripreso dalle telecamere della farmacia mentre è intento a mettersi il passamontagna e quando il rapinatore ritorna nella farmacia derubata per il commesso non è molto difficile non riconoscerlo.
I carabinieri del Comando di Bolzaneto lo hanno fermato nella stazione di autorimessa di unazienda di trasporto di idrocarburi dove lavorava saltuariamente. Le indagini sono partite dalla segnalazione della farmacista di via Pastorino, dove Fucito si era recato qualche giorno prima per derubarla.
Per mettere a segno i suoi colpi utilizzava un cappello a tese larghe o con una sciarpa del Barcellona, oltre a un passamontagna. Entrava con una pistola finta seminando panico tra i dipendenti degli esercizi da rapinare: la visita costante di alcuni esercizi Massimiliano era solito effettuarla anche durante le sue rapine: la banca, la filiale 85 della Carige era stata visitata per circa quattro volte.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i colpi sarebbero stati messi a segno dal 19 febbraio 2009 al 25 gennaio 2010, per un totale di 24 mila euro.