ROMA. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha partecipato, allUniversità di Tor Vergata, ad un convegno sul 150° anniversario dellUnità dItalia.
Qui si è respirata una bella aria, altrove cè la bolgia, ha commentato il capo dello Stato lasciando lAteneo, facendo un chiaro riferimento allattuale situazione politica nel Paese. Durante la cerimonia alla facoltà di Lettere è intervenuto anche lex premier Giuliano Amato, che ha sottolineato come da un paio di decenni ci sia turbolenza sui rami alti dello Stato per molteplici tensioni che hanno portato agli interventi della Corte Costituzionale.
E, a proposito, di turbolenze, al presidente Napolitano viene chiesto se queste vi siano nei rami alti delle Istituzioni. E qui scatta la battuta del capo dello Stato: Non so se Amato abbia usato questa espressione. – risponde Napolitano – So che questa è stata una splendida iniziativa, ad alto livello culturale e civile, anche con una comunanza di accenti: cera un ministro della Repubblica, cera un esponente storico della politica italiana come Amato, cera anche un maestro come il professor Talamo. Insomma, qui si è respirato una bella aria, altrove cè la bolgia.
Amato ha parlato anche dellequilibrio tra i poteri: Nulla legittima di per sé il potere esorbitante di una istituzione. – ha detto alla presenza di Napolitano – Non lo legittima né un potere ricevuto per grazia di Dio né per mandato elettorale. Oggi sembra che sia messo in dubbio il consolidamento del principio dellequilibrio dei poteri che è larchitrave a cui, per fortuna, siamo riusciti a ricondurre la Costituzione della Repubblica. Per Amato il mandato popolare elettivo non consente di collocarsi al di sopra di altri poteri, mentre sullimmunità parlamentare ritiene che emerge anche la tentazione del Parlamento a definire la questione in modo insindacabile da altri.