BARI.Sandro Frisullo, esponente del Pd ed ex vicepresidente della giunta regionale della Puglia, è stato arrestato, su disposizione della magistratura barese, nellambito dell’inchiesta sulla gestione della sanità pugliese.
Lindagine si avvale anche delle dichiarazioni accusatorie rilasciate dallimprenditore barese Gianpaolo Tarantini, salito alle cronache anche per lo scandalo delle “escort” a Palazzo Grazioli.
Le accuse perFrisullo sono di associazione per delinquere, corruzione e turbativa dasta. Da novembre era stato proprio “Gianpi” Tarantini a riferire agli inquirenti dei rapporti avuti con Frisullo quando questi era vicepresidente della giunta pugliese. Tarantini – da quattro mesi gli arresti domiciliari a Roma per la vicenda dei coca-party organizzati nellestate del 2008 in Sardegna – durante alcuni interrogatori rivelò ai pm Ciro Angelillis, Eugenia Pontassuglia e Giuseppe Scelsi di aver offerto a Frisullo prestazioni sessuali da escort e denaro (che il politico avrebbe accettato), in cambio di vantaggi per le sue società nellaggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce e per sbloccare i mandati di pagamento per le forniture di protesi e di materiale sanitario che le società “Tecno Hospital” e “System Medical”, della della famiglia Tarantini, avevano fatto alle Asl.
Oltre a Frisullo, altre tre persone, tra medici e funzionari dell’Asl salentina,hanno ricevutoun provvedimento restrittivo. Queste avrebbero concorso con lex amministratore regionale nella commissione, a vario titolo, dei reati contestati a Frisullo. Dei tre arrestati, due sono stati posti ai domiciliari, uno in carcere.
Secondo la magistratura, il “sistema Tarantini”, con la complicità di funzionari delle Asl, avrebbe consentito,tra il 2007 e il 2009,all’imprenditore di pilotare e vincere appalti per la fornitura di protesi e di materiale sanitario, fatti questi che nei mesi scorsi hanno portato allarresto di funzionari dellazienda sanitaria accusati di essere stati corrotti da “Gianpi”. Frisullo – a quanto trapela – sarebbe lunico politico della giunta di centrosinistra guidata da Nichi Vendola coinvolto.