Rai-Agcom, Berlusconi indagato a Roma per corruzione e concussione

di Angela Oliva

 ROMA. Con l’accusa di corruzione e concussione, il premier Silvio Berlusconi è stato indagato nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte pressioni esercitate per la chiusura del programma “Annozero”.

L’indagine è partita dalla Procura di Trani e poi il fascicolo relativo al presidente del Consiglio è stato trasferito a Roma dove sono stati effettuati gli opportuni accertamenti, coordinati dal procuratore capo Giovanni Ferrara d’intesa con il procuratore aggiunto Alberto Caperna, ed è stato iscritto anche Berlusconi nel registro degli indagati per i reati di concussione e per violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario.

“Un atto dovuto”, affermando dalla Procura romana che, dopo aver ricevuto mercoledì il fascicolo, hanno esaminato le carte ed hanno confermato i reati per i quali il premier era indagato anche dai colleghi pugliesi. Alla base dell’inchiesta ci sarebbero, appunto, le pressioni, esercitate dal Cavaliere sul commissario dell’Agcom Giancarlo Innocenzi al fine di sospendere il programma di opinione politica di Rai due “Annozero”, condotto dal giornalista Michele Santoro.

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