BARI. A distanza di un solo giorno dallavvio della somministrazione della pillola abortiva Ru486 presso il policlinico di Bari è già boom di richieste.
Sono stati presi dassalto i centralini da numerose donne, provenienti da tutta Italia, che chiedono di poter assumere il farmaco ed evitare lasporto chirurgico. Dai primi risultati sembra che il mondo femminile preferisca linterruzione di gravidanza attraverso la somministrazione della pillola abortiva che prevede un ricovero ordinario entro 49 giorni dallinizio della gravidanza. LRu486 però sta scatenando numerose polemiche dividendo lopinione pubblica tra chi è contrario per chiara implicazione morale e chi, invece, lo considera un passo in avanti.
A dispetto di tale situazione, invece, si pone la storia di T.T., la 34enne romana che ha perso la vita dopo aver dato alla luce due gemelli. La donna era stata sottoposta a un parto cesareo nella casa di cura Villa Pia, ma qualcosa dopo l’intervento è andato storto tanto che la donna cominciato a star male ed è sopraggiunta un’emorragia. La 34enne è stata trasferita in A ambulanza presso il San Camillo ma era già in arresto cardiaco come hanno spiegato i medici durgenza del nosocomio romano: Da noi è arrivata in arresto cardiaco abbiamo cercato di rianimarla, l’abbiamo portata in sala operatoria. Era in stato di shock emorragico e a Villa
Pia già aveva subito un isterectomia dell’utero. Un intervento che si fa quando l’emorragia non si riesce ad arrestare. È stato fatto l’impossibile, le abbiamo trasfuso 4 sacche di sangue. Ma non c’è stato nulla da fare. Storie che messe a confronto inducono a pensare e a riflettere sui diversi modi di affrontare la vita.
Sulla questione della pillola abortiva è intervenuto anche il ministro della Salute Ferruccio Fazio che lancia un appello invitando ad abbassare i toni sulla pillola Ru486, prendendo lo spunto dal caso della donna di Bari che per prima ha ottenuto il farmaco: Io quando penso a questa donna penso a cosa sta provando perché ha perso il bambino, quindi credo che bisognerebbe abbassare i toni. Quando cè la gente di mezzo forse troppe polemiche sono anche sbagliate.