Novara, indossava burqa in luogo pubblico: fermata dai carabinieri

di Angela Oliva

donne musulmane con burqaNOVARA. A chi non è mai capitato di imbattersi in una donna musulmana completamente coperta dal burqa?

Probabilmente a nessuno, ma evidentemente non ci si trovava a Novara dove il sindaco leghista Massimo Giordano ha vietato l’uso dell’abito arabo. L’episodio è avvenuto venerdì scorso nei pressi delle poste centrali, ed è stato chiesto l’intervento dei carabinieri per procedere al riconoscimento: “Avevamo in corso una serie di controlli – hanno spiegato i carabinieri alla ‘Tribuna Novarese’ – e abbiamo fermato questa donna che era coperta integralmente. L’abbiamo identificata e ora valuteremo che provvedimenti adottare”.

I carabinieri stavano eseguendo gli ordini emessi dal sindaco nell’ordinanza che vieta l’uso del burqa nei luoghi pubblici. Tale ordinanza è stata anche inviata al Ministero competente: “Il Ministero – ha spiegato il comandante dei vigili urbani-è entrato negli aspetti puramente tecnici dell’ordinanza limitandone l’applicazione alle scuole, agli ospedali e agli edifici pubblici in genere. Nel caso specifico l’ordinanza verrà applicata proprio perché la donna si trovava all’ufficio postale, cioè in un edificio pubblico”.

“A Novara non si può pensare di far quello che si vuole, è necessario rispettare le nostre regole. – ha affermatoil sindaco Massimo Giordano – L’applicazione di questa ordinanzaè l’unico modo per ovviare al difficile percorso d’integrazione. Con questa sanzione si passa dal provvedimento assunto all’inizio dell’anno con finalità di dissuasione, all’applicazione concreta dell’ordinanza, sintomo che c’è ancora qualcuno che non vuole capire che la nostra comunitànon accetta e non vuole che si vada in giro in burqa. E’ chiaro – conclude – che mi auspicavo che non sarebbe stato necessario passare all’esecutività del testo e che il buon senso di tutti avrebbe garantito una convivenza più tranquilla. Mi spiace che non risulti già chiaro a tutti come l’aver indosso un abito che non consente il riconoscimento personale può essere tollerato tra le mura di casa, non nei luoghi pubblici, nelle scuole, in pullman o negli uffici postali”.

Casi simili si sono verificato già con la moglie dell’Imam di Verona e con una donna musulmana in provincia di Bergamo. La signora fermata a Cremona ora rischia una multa di 500 euro.

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