ROMA. E arrivata la firma di Giorgio Napolitano che ha dato ufficialità alle dimissioni di Claudio Scajola dalla carica di ministro dello Sviluppo Economico.
Mercoledì mattina il capo dello Stato ha incontrato il premier Silvio Berlusconi al Quirinale e gli ha affidato linterim del dicastero. La voce già circolava, anzi era stato proprio il Cavaliere, durante una cena con una ventina di senatori, aveva annunciato di mantenere momentaneamente la delega dello Sviluppo Economico.
La vicenda, ovviamente, tiene banco soprattutto nei salotti politici spaccando la maggioranza e lopposizione. Secondo il leader della Lega Umberto Bossi non vi è alcuna spaccatura nel Governo: La maggioranza non è spaccata. Nessuno scossone, c’è solo un ministro in meno. Certo, la gente ci rimane male.
Contraria la posizione del segretario del Pd Pierluigi Bersani che attacca: Mi pare che siamo in presenza, al di là delle doverosissime dimissioni di Scajola, a una vera giostra di Stato, appalti secretati, pubblici ufficiali corrotti, soldi trasferiti illegalmente allestero e poi a quanto pare ripuliti con lo scudo fiscale. Davanti a una cosa del genere non si può dire che tocca solo alla magistratura, qui tocca al governo venirci a dire cosa cè nel sottoscala di questa Repubblica e di fare veramente chiarezza su una vicenda – conclude Bersani – che può essere ancora più torbida di quello che abbiamo visto fin qui.