MARSALA. In occasione della cerimonia organizzata nell’ambito del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, il capo dello Stato Giorgio Napolitano ribadisce limportanza della coesione nazionale.
Chi si trova a immaginare o prospettare una nuova frammentazione dello Stato nazionale, – ha esordito il presidente della Repubblica – attraverso secessioni o separazioni comunque concepite, coltiva un autentico salto nel buio. Si può considerare solo penoso che da qualunque parte, nel Sud e nel Nord, si balbettino giudizi liquidatori sul conseguimento dell’unità, negando il salto di qualità che l’Italia tutta, unendosi, fece verso l’ingresso a vele spiegate nell’Europa moderna.
Si può criticare legittimamente cosa fa la politica nazionale per il Mezzogiorno, ma queste critiche, – continua il Capo dello Stato – non possono essere accompagnate da reticenze e silenzi su quel che va corretto, anche profondamente, qui nel Mezzogiorno. Bisogna dirlo, sia per quello che riguarda la gestione dei poteri regionali e locali e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche, sia gli atteggiamento del settore privato, sia i comportamenti collettivi. Parlo di correzioni essenziali anche al fine di debellare la piaga mortale della criminalità organizzata. È necessario respingere pregiudizi e luoghi comuni contro il Mezzogiorno e al tempo stesso tutte le forze rappresentative delle regioni meridionali devono però opporre un sereno riconoscimento delle insufficienze che essi hanno mostrato in decenni di autogoverno. Del patrimonio culminato nelle conquiste del 1860-1861, possiamo come meridionali essere fieri.Non cè spazio – ha concluso Napolitano – per pregiudizi e luoghi comuni che purtroppo ancora o nuovamente circolano nellignoranza di quel che il Mezzogiorno dando il meglio di sè ha dato allItalia in momenti storici essenziali.
Immediate le repliche dal mondo della politica, con Italo Bocchino che ha affermato di aver apprezzato molto le parole del presidente della Repubblica: Napolitano con le sue parole sull’unità d’Italia rappresenta il sentimento collettivo degli italiani e chiarisce con la massima voce istituzionale che serve rispetto verso una costruzione storica che ha reso unita una delle più grandi nazioni del mondo. C’è da auspicare che tutte le forze politiche ascoltino il monito del Capo dello Stato e confermino con i fatti il loro attaccamento all’unità nazionale.
Plauso anche da parte dellIdv, come ha sottolineato il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi: L’unità d’Italia è un valore ed anche una garanzia per tutti i cittadini. Il solo uso della parola “secessione” è un delirio politico che danneggia il Paese e indebolisce le istituzioni repubblicane. Dopo queste affermazioni così importanti, la Lega rifletta sulla sua posizione, eviti polemiche, ed i ministri del Carroccio partecipino alle celebrazioni dell’Unità.
Voce fuori dal coro, invece, quella che arriva dall’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio, che ha affermato: La secessione è un’idea bellissima, coltivata e promossa anche dai migliori spiriti della Resistenza. Non solo, appartiene al diritto internazionale secondo il principio di autodeterminazione dei popoli ed è riconosciuta da tutte le Carte internazionali. Insomma, è un sogno bellissimo che nessuno potrà mai togliere a noi padani.