AVERSA. Torna la pace in Forza Italia, ma i contendenti sembrano essere fedeli al vecchio motto se vuoi la pace, prepara la guerra. Ciaramella e la dirigenza, infatti, continuano a studiarsi e a prepararsi il terreno confacente alle future mosse.
Intanto, Forza Italia continuerà ad essere il primo partito, raccogliendo anche qualche altro consigliere comunale indipendente; lUdeur al secondo posto grazie a passaggi di massa e con il quasi certo appoggio allesecutivo guidato dal sindaco azzurro Mimmo Ciaramella; i consiglieri comunali indipendenti in cerca di identità politica; lipotetico partito del sindaco sempre più in divenire e sempre più realtà. La composizione del consiglio comunale di Aversa, insomma, sembra non trovare un equilibrio stabile che possa consentire una fotografia. Sembra, infatti, piuttosto di assistere ad un video, visto che i trenta consiglieri appaiono sempre “in movimento”.
E appena stata sedata la possibile secessione in casa forzista, dopo laccordo raggiunto tra i vertici cittadini in un doppio incontro, che già altri movimenti si notano allorizzonte. Dopo gli eclatanti abbandoni di tutti gli eletti nella lista Progetto Democratico per Aversa Lista Stabile, tanto che lo stesso Giuseppe Stabile è stato costretto a dichiarare conclusa lesperienza del movimento; dopo la scomparsa della Margherita con il passaggio dellunico consigliere comunale diellino, Amedeo Cecere, ai Socialisti di Boselli, per la sua contrarietà alle modalità di nascita del Partito Democratico in Campania; è la volta dellUdeur e dei seguaci del primo cittadino. Il partito del ministro Mastella potrebbe vedere affiancato al solitario Paolo Santulli ben tre new entry: i due ex Pda Rosario Capasso e Giovanni Tirozzi, attualmente indipendenti, oltre allUdc Mario Abate. Questultimo continuerebbe a garantire lappoggio a Ciaramella. Cosa che farebbe anche lintero gruppo, almeno su certi argomenti di comune interesse. Priva di fondamento, invece, parrebbe la voce che da come transfuga verso il Campanile anche unaltro consigliere dellUdc, Romilda Balivo. Tra gli indipendenti, Stefano di Grazia, gia Pda, potrebbe rendere pubblica, già in occasione della seduta del 29 novembre prossimo, la propria scelta di passare nel gruppo di Aversa Popolare che fa capo allassessore Antonio Di Santo. In questo caso ogni gruppo consiliare che fa capo a liste civiche avrebbe due consiglieri comunali ed un assessore. Unica eccezione i Popolari Normanni dei fratelli Fiore (consigliere comunale) e Nicola (assessore) Palmieri che potrebbero vedersi ritirare lassessorato. Questo in tempi brevissimi, anche se i Popolari Normanni potrebbero decidere di confluire nel nuovo partito del Cavaliere. Non ci abbiamo ancora pensato, ma potrebbe essere unipotesi ha dichiarato Nicola Palmieri. Stessa meta potrebbero avere anche tutte le liste civiche di centro destra che, in un primo momento, confluirebbero in un unico partito attualmente satellite di Forza Italia per poi passare definitivamente nel Pdl berlusconiano. Tutto questo, ovviamente, sotto la regia del primo cittadino che potrebbe contare, al di là dei consiglieri comunali azzurri, su tutti i consiglieri indipendenti e delle civiche oltre che sul socialista del Nuovo Psi Adolfo Giglio, anche lui ex Pda. Alla finestra, infine, i tre consiglieri di An, divisi tra loro sin dalla prima ora, dal giorno immediatamente dopo le elezioni che, però, nella giostra di un eventuale rimpasto potrebbero vedersi addirittura sottrarre un assessorato. Forse quello retto da Gino Della Valle che non ha brillato in risultati ottenuti.