Tra suoni e colori il calcio d’inizio dei mondiali

di Emma Zampella

 JOHANNESBURG. L’Africa si riempie di colori e di gioia ma con un velo di tristezza: comincia così la cerimonia di inaugurazione della XIX edizione dei mondiali di calcio.

Per la prima volta nella storia è stato scelto come scenario quello del’Africa, ed è nello stadio Soccer City Stadium di Johannesburg che esplodono i colori di questa terra. Suoni, rumori, colori, e 32 bandiere che svolazzano nel cielo al suono delle note della “vuvuzela” che riesce a sovrastare persino il suono della assordante musica quando sui maxi schermi appare la foto di Nelson Mandela, il presidente assente per la grave perdita della pronipote Zenani, 13enne che la sera prima ha assistito al concerto pre- mondiale, perdendo la vita in un incidente mentre ritornava a casa. La vita è strana: e dire che era stato proprio lo stesso Mandela a voler fortemente questa grande manifestazione che unisce popoli e colori, suoni e sapori al ritmo dei rintocchi del pallone sull’erba o della voci strapiene di felicità che gridano un goal.

85 mila africani vestiti di giallo hanno riempito lo stesso e festeggiato con lo slogan “Welcoming the world home”. “Vogliamo dire che tutti hanno dentro un po’ di Africa”, ha spiegato Derek Carstens, direttore del settore marketing del comitato organizzatore. Messa da parte la tristezza, nel Soccer City Stadium si esibisce la cantante rock Kelly che ha intonato l’inno scritto per il torneo, “Sign of victory”, esibendosi dal vivo insieme ai Soweto Spiritual Singers. “Senza dubbio è una canzone che parla dell’umanità, e spero che tutti lo abbiano capito”, ha detto Kelly. Non è mancata però tra le note e i colori qualche faccia triste: tra i 1500 figuranti scelti per la cerimonia, purtroppo erano assenti due personalità africane molto importanti: il tenore sudafricano Siphiwo Ntshebe, scelto da Mandela per eseguire una canzone dedicata alla speranza: il 34enne Ntshebe è morto lo scorso mese per una meningite batterica. Infine, l’omaggio a Miriam Makeba.

Con gli occhi iniettati di gioia guardavano entusiasti ed ammirati il tripudio di colori personaggi illustri tra cui segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, il presidente messicano Felipe Calderon che ha tifato da vicino per la sua squadra. E poi i capi di Stato di Zimbabwe e Kenya, il dittatore Robert Mugabe e Mwai Kibaki, e il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden con la moglie Jill: domani assisteranno al “Royal Bafokeng Stadium” di Rustenburg al debutto della nazionale americana contro l’Inghilterra. C’erano anche Alberto di Monaco e il presidente ghanese John Atta Mills, mentre il primo ministro neozelandese, John Key, ha visto la cerimonia da casa. Assente il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula, il cui arrivo in Sudafrica è previsto per l’8 luglio, a tre giorni dalla finale che vedrà anche il passaggio di consegne tra il Sudafrica e il paese sudamericano, sede della Coppa del Mondo 2014.

Il pellegrinaggio allo stadio di Johannserbur è cominciato dalle dieci del mattino quando i tifosi hanno cominciato questo lungo viaggio anche per quelli che non c’erano. Una partecipazione che unisce e rende omaggio ad una terra umile ma nonostante tutto: e pensare che in molte parti del Paese le famiglie che non posseggono elettricità nelle loro case si sono organizzate con vecchie radioline diventate materiale prezioso per l’occasione. Tecnologia e innovazione degli stadi che si uniscono alla povertà della sua gente che vuole però allo stesso modo partecipare. Una danza rituale attorno ad un albero colorato che porta su di se le 32 bandiere dei paesi che partecipano, iniziando un conto alla rovescia con rotazione ritmiche che hanno portato al taglio del fiocco di inizio dei mondiali.

La prima partita sarà giocata nello stadio di Johannersburg rimodernato e reso fantastico per l’occasione, tanto che è stato denominato il “tempio” paragonandolo a quello londinese di Wembley. Il calcio di inizio è stato fischiato tra Sud Africa e Messico che si battono dalle 16 sul campo di calcio. La prima giornata del girone A si concluderà con lo scontro tra Francia e Uruguay a Città del Capo. Il programma del torneo prevede tre incontri per il girone B: sabato, alle 13.30 per il la Corea del Nord affronterà la Grecia a Port Elizabeth, mentre alle 16 per lo stesso girone l’Argentina di Diego Armando Maradona sfiderà la Nigeria a Johannesburg.

In serata, alle 20.30, l’Inghilterra di Fabio Capello giocherà per il Gruppo C contro gli Stati Uniti a Rustenburg. Il debutto degli azzurri si esaurirà invece alle 20.30 di lunedì, quando l’Italia di Marcello Lippi inizierà la difesa del titolo iridato a Città del Capo contro il Paraguay , per il Gruppo F. Le altre due squadre inserite nel girone dell’Italia, Nuova Zelanda e Slovacchia, si affronteranno il giorno successivo.

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