FIRENZE. Secondo le indiscrezioni riportate dai quotidiani, emergerebbero nuovi particolari sull’inchiesta Grandi Opere, questa volta relativi alla scuola dei carabinieri di Firenze.
Dalle carte del Ros dei carabinieri di Firenze spunterebbe un incontro all’Harry’s bar di Roma fra il coordinatore del Pdl Denis Verdini, il ministro Altero Matteoli, l’imprenditore Riccardo Fusi e il capo dell’ufficio legislativo del ministero, Gerardo Mastrandrea. Nell’incontro, secondo gli inquirenti, si sarebbe parlato dell’appalto della scuola marescialli dei carabinieri di Firenze e della nomina a provveditore alle opere pubbliche della Toscana di Fabio De Santis.
E’ quanto riportano alcuni quotidiani basandosi sugli ultimi atti depositati dalla procura di Firenze in previsione del processo del 15 giugno che vede imputati per corruzione Angelo Balducci, lo stesso De Santis e Guido Cerruti.
L’incontro si tenne nell’ottobre del 2008 e viene raccontato agli inquirenti dallo stesso Mastrandrea, interrogato a Firenze il 17 maggio scorso. Sarebbe stato lo stesso Matteoli, mentre si trovava con gli altri toscani Verdini e Fusi nel locale romano, a convocare con una telefonata il funzionario, al quale poi lo stesso ministro avrebbe chiesto conto del contenzioso tra la Btp di Fusi e la società Astaldi per i lavori alla scuola marescialli dei carabinieri di Firenze. Sempre dalle carte degli inquirenti emerge che in altre circostanze Matteoli si sarebbe interessato della nomina di De Santis con Claudio Iafolla, capo di gabinetto del ministro.
Ma il ministro dei lavori Pubblici ai microfoni di SkyTg24 smentisce gli ultimi sviluppi dell’inchiesta G8. “Sono sereno, non ho un avviso di garanzia, non ho nulla” ha dichiarato. “Ho completa fiducia nella magistratura”, ha assicurato. “Il fatto che io riceva qualcuno alla presenza di un funzionario è il mio modo di lavorare”, ha spiegato, “Quando viene un imprenditore non lo ricevo mai da solo, ma alla presenza di collaboratori”.