Mentre le strade sono invase da tonnellate dimmondizia e mentre siamo nellattesa che le discariche, stracolme di scarti dogni genere, come in una sorta di nuovo Vajont, trabocchino seppellendoci tutti di melma putrescente, i pragmatici americani, da anni, hanno egregiamente risolto il problema dello smaltimento dei rifiuti.
Attraverso un processo di dissociazione molecolare, realizzato mediante lutilizzo di una tecnologia sviluppata negli Stati Uniti negli anni 90, il materiale organico può essere trasformato in energia, per la precisione in un gas sintetico ad alto valore energetico chiamato Syngas. Mentre ad Acerra si sta costruendo lennesima cattedrale nel deserto, nata già obsoleta, e mentre in tutta
Per i soliti scettici, quelli non mancano mai, precisiamo che il dissociatore molecolare risolve totalmente i problemi che presentano gli inceneritori normali. Con i dissociatori si abbattono nettamente tutte le problematiche legate sia allaspetto sanitario sia allaspetto ambientale derivanti dallincenerimento. Il processo di dissociazione molecolare non emette in atmosfera nulla. Si tratta, infatti, di un processo di trasformazione che avviene in un ambiente completamente sigillato.
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Limpianto non emette neanche una molecola allesterno. Tutto il processo avviene allinterno di camere sigillate in cui è pompata forzatamente una certa quantità daria. Dalla camera sigillata può uscire solo un gas sintetico. Nullaltro. La dissociazione molecolare, inoltre, consente di recuperare tutti i materiali non carboniosi. I materiali non dissociabili rimangono, in pratica, inalterati. Con un semplice procedimento meccanico è possibile estrarre tutto il vetro e il metallo presente nei rifiuti dissociati. La percentuale di prodotto lavorato arriva fino al 97%. In questo modo il residuo finale si aggira intorno al 3% e non al 25% come in un normale inceneritore. Uno dei maggiori vantaggi è che il rifiuto può essere conferito così comè. Non cè bisogno di pre-trattare la massa da dissociare.
Il sistema è in grado, in pratica, di trattare contemporaneamente qualsiasi tipologia di rifiuto a base carbonica con unumidità inferiore al 35/40%: i rifiuti solidi urbani indifferenziati, la frazione organica dei rifiuti urbani, la biomassa, i rifiuti industriali, i rifiuti agricoli, i pneumatici, i vari tipi di plastica, i rifiuti ospedalieri, i rifiuti della macellazione ecc. Non è necessaria alcuna selezione del rifiuto. Sono ben accetti: il materiale sfuso, macinato, raccolto in balle, caricato su pallets ecc. I cosiddetti Cdr a questo punto potrebbero tranquillamente chiudere, con buona pace di chi abita nei loro paraggi.
La tecnologia, apparentemente fantascientifica, è assolutamente reale e concreta. Ad esempio, non utilizza combustibile per funzionare. Lunico combustibile è quello necessario per portare, in una ventina di minuti, limpianto alla temperatura desercizio. Una volta avviato si sostiene da se. Tra gli altri pregi, uno dei posti donore spetta a quello della mancanza demissione di diossine. Il dissociatore molecolare raggiunge una temperatura desercizio inferiore ai quattrocento gradi. Per questo la diossina che è emessa dai 400 agli 800 gradi e praticamente assente. Uno dei principali problemi legati allincenerimento dei rifiuti è completamente annullato, ridotto praticamente a zero. Per quanto concerne le nanopolveri cè da dire che nel dissociatore molecolare la combustione è controllata, pertanto le nanopolveri hanno valori più bassi di quelli prodotti dalla combustione, ad esempio, del metano, considerato il combustibile più pulito.
A questo punto non riusciamo a capire perché,
Incredibile ma vero, limpianto può essere costruito su di unarea di circa 2500 mq. Può produrre, inoltre, circa 45 GWh delettricità e 55 GWh termici ogni anno (utilizzabili per fornire energia e calore a strutture come: scuole, ospedali, aziende pubbliche o private ecc.). Il ritorno in termini economici dellinvestimento si ha entro il quinto anno. Impianti sono presenti e perfettamente funzionanti in: Cina, Taiwan, Cile, Sud Africa, Filippine, Isole Cayman, Islanda, Australia, Indonesia, Croazia. Nei seguenti Stati americani: Alaska, Indiana, Columbia, Washington, Louisiana, Wyoming, Delaware ecc.
Chi volesse vedere con i propri occhi comè fatto e come funziona un dissociatore molecolareguardi il videoall”interno di questo articolo, girato nellimpianto di dissociazione molecolare municipale del paesino islandese di Husavik, da un gruppo decologisti italiani. Buona visione e attenti al mal di fegato.