Italia-Slovacchia. Bossi: “Compreranno la partita”. Poi chiede scusa

di Emma Zampella

 Umberto BossiMILANO. Italia contro Slovacchia, Nazionale contro Lega. Passerà alla storia come il mondiale più criticato per la nazionale italiana, che tra polemiche dentro e fuori dal campo, e infortuni, accompagnati a un gioco poco concreto, paralizza i calciatori che non riescono a mettere in rete la palla.

Sarà forse la grande pressione che la nazionale avverte di sé in quanto partecipa a questo mondiale con un titolo in tasca da difendere, ma è certo che le critiche che arrivano, per giunta non costruttive, influiscono sul gioco in campo. Ad aggravare la situazione ci sono poi i commenti dei politici della Lega che dopo aver gufato contro l’Italia già dal suo esordio, non mancano di attribuire commenti e pronostici alquanto critici. Nonostante le sue scuse alla Nazionale, le parole di Umberto Bossi risuonano ancora come un macigno per i calciatori italiani che da Johannersburg non ha digerito l’amaro boccone. Tanto la partita se la comprano: vedrete che nel prossimo campionato ci saranno due o tre calciatori slovacchi nelle squadre italiane” aveva detto martedì sera Umberto Bossi.

Una dichiarazione che ha mandato nello sconcerto i calciatori e gli uomini della Figc. Questa volta le parole di Bossi sono state pesanti: che la Lega non tifi Italia ci può anche stare, ma arrivare a conclusioni azzardate è anche troppo. Secondo il senatur quindi l’Italia comprerà la partita contro la Slovacchia, facendo giocare qualche giocatore tra le file delle squadre del campionato italiano. E il passo sarebbe breve visto che in Italia gioca anche Marek Hamsik, il giocatore slovacco che ha dato un grande contributo al Napoli. Anche per la Slovacchia è la partita decisiva per continuare l’avventura mondiale: all’Italia basterebbe anche un pareggio, ma è meglio non rischiare e garantirsi l’accesso agli ottavi con una vittoria. Viste le squadre che erano parte del suo girone, la nazionale italiana avrebbe dovuto avere un inizio di mondiale strepitoso, ma che così non è stato. Bossi ha esagerato e a sentire il presidente della Figc, Giancarlo Abate, l’intervento è risuonato abbastanza sgradevole: “Una dichiarazione sconcertante e offensiva. Questa volta e in questo momento, il senatore Umberto Bossi ha passato il segno”, dice il presidente della Figc e gli azzurri rispondono: “Non se ne può più, risponderemo sul campo”.

Bando alle ciance, anche i calciatori ormai sono stufi di rispondere agli attacchi dei politici e come disse prima di partire per il Sud Africa, Rino Gattuso, si autocensurano: “Se diciamo cose sbagliate i politici ci sparano a zero, ho detto ai compagni di stare attenti. Noi – le parole del centrocampista della Nazionale – non parliamo di loro, invece i politici parlano sempre di noi e strumentalizzano le nostre parole. Questo mi fa diventare matto”. Il clima attorno alla squadra è teso.

Vista la sua gaffe però Bossi ritratta e fa retromarcia rispetto a quanto detto e chiede scusa alla nazionale e all’Italia: “Chiedo scusa. La mia era una battuta il mio augurio è che gli azzurri vincano il mondiale”. Un semplice parlare tra amici, semplice interloquire di calcio tra amici: “La mia era una battuta, fatta alla buvette, mentre ero con i miei amici – chiarisce Bossi – e guarda che casino che è venuto fuori! Ma pur sempre una battuta, come ne fanno tutti quelli che seguono il calcio quando sono tra amici – replica Bossi – . Adesso starò più attento a fare battute, meglio non farle davvero, si rischia di far casino se non si è capiti. E comunque chiedo scusa alla Nazionale. Finirà che gli azzurri vinceranno il campionato del mondo, io gli faccio gli auguri”. A chi gli chiede se l’uomo della lega si sente pentito, Bossi risponde: “Pentito? Ho chiesto scusa alla Nazionale – prosegue Bossi -. Per il resto stop. Una cosa è chiara, anche se già la sapevo, ed è il vecchio proverbio popolare “Scherza con i fanti ma lascia stare i santi. Toccare la nazionale è, in questo momento, come scherzare con i santi”.

La parole pronunciate dalla Lega sarebbero pesanti anche a sentir il ministro della difesa, Ignazio La Russa, che ha detto: “Per fortuna non avessi invece saputo dagli amici leghisti che voleva essere solo una battuta” e aggiunge: “Dà fastidio quando si accorge che tutta l’Italia tifa per i colori della nazionale e dimostra che anche in questo campo è forte il sentimento nazionale”. Allo stesso tempo bacchetta anche Frattini che dice: “Penso che sia una frase da cancellare, da dimenticare. Noi non compriamo nessuno, non ci facciamo comprare e non trucchiamo le partite”.

D’altronde l’Italia è fiduciosa e contro il gufo leghista risponde Daniele De Rossi che, all’esordio al mondiale, ha detto: Non mi preoccupa Radio Padania – aveva detto, sul tifo contro – è una piccola emittente e in Italia c’è sempre chi fa il diverso. Mi preoccuperei se 10 milioni tisero contro. Vorrà dire che se la Padania farà il mondiale tiferemo contro”.

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