ROMA. Resta in una fase di stallo il confronto Governo-Regioni sulla manovra. Il presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani ha annunciato che i governatori esprimeranno all’unanimità “parere negativo” sulla manovra
… nel corso della Conferenza unificata, prevista per giovedì pomeriggio, nella quale le autonomie locali dovranno esprimere il loro giudizio sul provvedimento. “Abbiamo discusso e abbiamo confermato il parere negativo, all’unanimità, sulla manovra”, ha riferito Errani al termine della Conferenza delle Regioni.
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti però non si perde d’animo. “L’atteggiamento allegro e sereno del presidente Errani – ha detto Tremonti – dimostra che la realtà è un po’ diversa da quella che si è voluta forzare. Noi con la ‘municipale’ – ha aggiunto riferendosi alla futura imposta unica – stiamo con i campanili. Le Regioni sono un po’ più lontane, scenderanno dai grattacieli e torneranno al tavolo”. Parlando invece del federalismo, Tremonti ha detto: “Sulle Regioni è molto complicato perché le Regioni essenzialmente fanno la sanità ed è strano finanziare la sanità con l’Iva o con l’Irap perché non c’entra un tubo. Stiamo ragionando sul federalismo fiscale, anche le Regioni avranno una sede per discutere”.
Un botta e risposta a distanza quello tra Tremonti e Errani. Il governatore dell’Emilia Romagna ha infatti immediatamente commentato le parole del ministro sui grattacieli. “Noi siamo con i piedi ben piantati per terra e chiediamo tempo di fare una trattativa vera e non a parole, considerando che, come è ormai evidente a tutti, i tagli della manovra sono insostenibili”. “Ci sono le condizioni per una trattativa vera? Ben venga. – ha aggiunto Errani – È quello che proponiamo da sempre”. “È vero, scenderemo dai nostri grattacieli, simbolo di efficienza e di virtù, e andremo in quei palazzi romani che per i nostri popoli sono simbolo degli sprechi e del centralismo”, ha voluto replicare da parte sua il governatore lombardoRoberto Formigoni.
Già in precedenza il leader della Conferenza delle Regioni aveva parlato di tagli “insostenibili”. Tornando anche a chiedere al premier Silvio Berlusconi l’istituzione della commissione sui costi di funzionamento delle istituzioni. Nel corso della Conferenza dei governatori, infatti, si è deciso di ribadire la necessità di creare al più presto la commissione sugli sprechi. Le Regioni invieranno “una lettera al premier per sollecitare l’istituzione della commissione”, ha riferito Errani ricordando che il premier si era detto disponibile alla creazione di questo organismo.
IMU. Intanto, sembra destinata a tramontare l’ipotesi di istituire l’Imu (Imposta municipale unica) che punterebbe a sostituire le tasse comunali qualiTarsu, Tosap, Cosap e imposta su insegne e pubblicità. Un sistema per far riappropriare i comuni di quei 3,4 miliardi di euro che si sono visti sottrarre con l’abolizione dell’Ici sulla prima casa. Ma l’idea a Berlusconi non è piaciuta, anche perché suonerebbe come un “passo indietro” da parte del suo governo che potrebbe comportare un calo di popolarità. Non è stato un caso che il centrodestra abbia vinto le ultime elezioni anche grazie alla promessa di abolire la vecchia imposta comunale sugli immobili.