Esasperato dalle vuvuzelas spara col fucile ed entra con auto nel bar

di Redazione

 VICENZA. Esasperato dal suono delle vuvuzelas provenienti da un bar un uomo ha prima sparato alcuni colpi di fucile in aria e poi ha devastato il locale entrandovi con la propria auto.

L’uomo, 51 anni, di Pievebelvicino (Vicenza) è stato ricoverato nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Thiene, in stato di arresto.

Domenica notte, infastidito dai rumori molesti prodotti dagli avventori del vicino bar “Coco Bamboo”, è sceso in strada imbracciando un fucile da caccia con il quale ha minacciato una ventina di persone. Non riuscendo ad ottenere che il rumore, generato anche da alcune vuvuzelas, cessasse, l’uomo ha dapprima esploso alcuni colpi di fucile in aria e poi ha usato la sua auto come un ariete.

Per almeno tre volte è piombato dentro il bar in auto, devastando il locale e senza fare una strage solo perchè i clienti del bar sono stati lesti a scappare. L’uomo è quindi fuggito per essere catturato poco dopo al pronto soccorso dell’ospedale.

Il bar devastato dal 51enne è gestito da alcune ragazze brasiliane: l’uomo abita sopra il locale e, spiegano i carabinieri, esasperato dai continui rumori delle vuvuzelas, ha imbracciato un fucile, minacciando e terrorizzando tutte le persone presenti all’interno del locale. Ha usato poi l’auto come un ‘ariete’ e, proseguono i militari, “si è sfiorata la tragedia”. Fortunatamente tutti gli avventori del locale hanno schivato l’auto, alcuni sono fuggiti, altri si sono nascosti in posti di fortuna. Due i colpi sparati in aria dall’uomo che, fuggito dopo la sua ‘scenata’, è stato ritrovato dai carabinieri di Valli del Pasubio nel pronto soccorso di Schio, dove si era recato in grave stato di agitazione psico-fisica.

Bloccato e ricoverato, piantonato in stato di arresto con l’accusa di lesioni gravi, danneggiamento, furto, spari in luogo pubblico e minaccia a mano armata. Lunedì mattina l’uomo è stato processato per direttissima e condannato a 4 mesi di reclusione, con pena sospesa. L’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato rimesso in libertà.

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