Afragola, Imma: “Non sono contenta di come è andata a finire”

di Angela Oliva

 NAPOLI. “Oggi non è un bel giorno. Anche se è tutto passato non sono contenta di come è andata a finire”.

Sono state queste le prime parole di Imma, la bambina di 10 anni estratta viva dopo il crollo della palazzina ad Afragola. La piccola, che non sa ancora che la nonna Anna Cuccurullo ha perso la vita durante il cedimento della struttura, è ricoverata presso l’ospedale “Santobono” di Napoli dove la stanno assistendo per il trauma addominale e lo schiacciamento del piede.

I medici sono fiduciosi, come sottolinea il vicedirettore sanitario Eduardo Rotolo: “Le sue condizioni sono migliorate. La bambina ha riposato tranquillamente, è sotto terapia e sotto l’effetto degli antidolorifici. Resterà comunque sotto osservazione per le prossime 24 ore per il trauma addominale che ha riportato e per verificare eventuali complicanze che al momento non ci sono”. La prognosi è di trenta giorni ma se non si presenterà nessuna complicazione Imma potrà lasciare anche prima l’ospedale.

La piccola, che ha passato dodici ore sotto le macerie, ha raccontato con tristezza questa brutta avventura: “Ho pensato a mamma e papà. E anche a mio fratello gemello. Con lui stiamo insieme, giochiamo e qualche volta litighiamo pure. Ho pensato che potevo morire. Non potevo respirare e non mi potevo muovere. Poi mi hanno trovata, hanno fatto un buco per farmi respirare e mi hanno detto di non avere paura. Io ho detto che volevo un gelato alla nocciola”.

Intanto, via Calvanese è transennata e sono ancora al lavoro le ruspe che stanno portando via detriti e calcinacci. Nei pressi del luogo della tragedia le persone stanno depositando ceri e fiori in ricordo delle tre vittime; oltre alla nonna di Imma, sono morti anche Enrica Tromba, 29 anni e Pasquale Zanfardino, 33 anni, una coppia di giovani sposi che erano in attesa del loro primo bambino. I funerali delle vittime si celebreranno a metà settimana nella chiesa del quartiere e sarannoorganizzati dal Comune.

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