AVERSA. Riprendono le corse allippodromo Cirigliano dopo oltre una settimana di stop da parte degli addetti ai lavori che hanno inteso, in questo modo, protestare contro le pressioni dei clan che gestiscono lenorme business delle scommesse clandestine e, di conseguenza, anche le corse decidendone i vincitori.
La ripresa delle attività al Cirigliano è stata monitorata dagli uomini del commissariato di Aversa, diretto da Antonio Sferragatta, presenti in forze nella struttura ippica normanna (anche con numerosi agenti in borghese), soprattutto per evitare che ci fossero passaggi di persone dal settore destinato al pubblico da quello delle scuderie, dove, almeno in teoria, possono accedere solo gli addetti ai lavori. E, a proposito di pubblico, non era certamente quello delle grandi occasioni o, almeno abituale, quello presente sugli spalti del Cirigliano. Complice, forse, il vento freddo che soffia in città o proprio gli ultimi episodi che hanno sortito un effetto, ovviamente, negativo. Un vero peccato soprattutto se si considera che, al di là di ogni altra considerazione, la presenza di un ippodromo in città rappresenta comunque una risorsa economica, un fiore allocchiello, una maniera per veicolare il nome della nostra città, anche se non legata al solito fenomeno delinquenziale. Come si ricorderà, sugli episodi di intimidazione degli addetti ai lavori è stata aperta uninchiesta della polizia e nel corso degli interrogatori, svoltisi tra venerdì e sabato scorso, sarebbero emerse diverse ammissioni di minacce e qualcuno avrebbe fatto anche dei nomi, come già riferito in precedenza.
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