Mirabello, il Governo nella mani del discorso di Fini

di Angela Oliva

Gianfranco Fini e Silvio BerlusconiFERRARA. E’ tempo di attesa a Mirabello, piccolo paese ferrarese dove è in corso la festa di “Futuro e Libertà”.

Freme soprattutto conoscere quello che dirà il presidente della Camera Gianfranco Fini, perno centrale della crisi di maggioranza a causa dei suoi dibattiti con il premier Silvio Berlusconi.

Sembra però che l’ex leader di An abbia anticipato quello che sarà il suo discorso durante un pranzo con i fedelissimi avvenuto nel ristorante ‘I Durandi’: “Rispetteremo il patto con gli elettori, continueremo a sostenere il governo, nonostante ci abbiano buttato fuori dal Pdl. E agli elettori spiegheremo cosa è successo.- pare che abbia detto Fini all’assemblea dei parlamentari di Futuro e Libertà – Non è vero che siamo dei traditori come ci stanno accusando di essere. Non dobbiamo fare dichiarazioni che diano l’impressione di divisioni tra di noi. – sembra che abbia detto ai suoi il presidente della Camera – Divisioni che non ci sono”.

Il discorso di Fini sarà il punto cruciale di questa crisi estiva tanto che anche il Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha posto l’accento sulla questione affermando che dal discorso di Fini “dipenderà probabilmente il futuro del governo e della maggioranza”. Il Governo, quindi, attende con ansia le parole da Mirabello che potrebbero portare a una riconciliazione o, al contrario, alla netta scissione: “Cerchiamo di avere una maggioranza – puntualizza Maroni – se non c’è si va alle elezioni, se c’è si continua. Escluderei comunque un governo con una maggioranza diversa da quella uscita dalle elezioni, sarebbe inaccettabile. Chi ha vinto le elezioni governa, chi ha perso sta all’opposizione. Non c’è alternativa. Nel caso in cui dal voto in Parlamento non uscisse una chiara maggioranza la scelta migliore sarebbe tornare a votare il più presto possibile”.

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