ROMA. Mentre l’entourage di Gianfranco Fini smentisce qualsiasi ipotesi di dimissioni da parte del presidente della Camera, come ipotizzato da qualche quotidiano che ha ricostruito un piano “ad effetto” dell’ex leader di An, da Italo Bocchino, capogruppo di Futuro e Libertà, arriva la richiesta di un vertice nel centrodestra.
“Berlusconi deve decidere se la risoluzione è il frutto di un vertice di maggioranza parlamentare o dell’asse Bossi-Berlusconi”. Così il braccio destro di Fini, secondo cui l’incontrocon gli alleati di governo è necessario prima che il presidente del Consiglio presenti alla Camera il documento programmatico sui cinque punti. Durante la registrazione di Porta a Porta, Bocchino spiega che “non si è mai vista una maggioranza in cui due gambe su tre preparano un documento e l’altro pezzo legge, sente e vota senza aderire”. Dunque, aggiunge, a questo punto è indispensabile “un vertice di maggioranza”. “Se mercoledì non c’è un documento condiviso – afferma – è un problema”.
Quanto al video-messaggio di Fini diffuso sabato sul web, Bocchino ha ricordato che il presidente della Camera “ha detto fermiamoci tutti, facciamo prevalere il senso di responsabilità. Noi siamo convinti che ci siano i margini per una convergenza ma bisogna essere in due a pensarlo e soprattutto questo non può passare per l’indebolimento dell’altro”.Mentre sul suo allontanamento dal Popolo della Libertà, sottolinea Bocchino, “io, Briguglio e Granata non presenteremo nessuna memoria difensiva e lo abbiamo detto ai probiviri del Pdl perché riteniamo che sia venuta meno la materia del contendere visto che noi non facciamo più parte del gruppo”.
NAPOLI (PDL): “VERTICE SUPERFLUO”. Sulla richiesta di Bocchino, Maurizio Gasparri – sempre a Porta a Porta – risponde che il Pdl “non ha ancora deciso”. Secondo Osvaldo Napoli, vicepresidente dei deputati Pdl, però, il vertice sarebbe “superfluo”. “Il presidente del Consiglio interverrà alla Camera mercoledì prossimo per parlare al Parlamento e, quindi, al Paese. – spiega Napoli- Lo farà, come ha più volte assicurato in queste settimane, sulla base del programma elettorale sul quale il centrodestra ha vinto le elezioni. Quel programma non è cambiato. E’ cambiata, semmai, la posizione dell’onorevole Italo Bocchino in relazione a una serie di circostanze e di fatti che erano, e rimangono, estranei al discorso che il presidente del Consiglio farà mercoledì prossimo. Per questa ragione è da ritenersi superfluo il vertice di maggioranza invocato da Bocchino”.
MPA: “SI A CONFRONTO”. La richiesta dei finiani viene però rilanciata dal Movimento per le Autonomie del presidente siciliano Raffaele Lombardo. “L’Mpa – avverte il portavoce nazionale del Movimento, Aurelio Misiti – non può accettare un piano per il Mezzogiorno scritto sotto dettatura della Lega Nord. Il gruppo parlamentare autonomista orienterà il proprio voto in base alle dichiarazioni del Governo e valuterà soprattutto gli impegni concreti per il Sud, che non potranno più essere soltanto annunci di principio, frutto di un accordo a due Pdl e Lega, come da tempo avviene. L’Mpa ritiene pertanto necessario un confronto preliminare sulla risoluzione, come richiesto da Futuro e Libertà”.