ROMA.I ministri devono tenere “un comportamento sempre e doverosamente istituzionale”. È quanto avrebbe detto Silvio Berlusconi dopo le polemiche scatenate dalle frasi di Umberto Bossi su Roma (“Spqr? Sono porci questi romani”).
Il premier ha telefonato al sindaco della capitaleGianni Alemanno per sdrammatizzare la vicenda (il primo cittadino aveva infatti dichiarato che le frasi del leader leghista sulla capitale “sono come pietre”). Proprio ad Alemanno, il Cavaliere ha riferito di aver parlato con Bossi, il quale gli avrebbe ribadito come la sua fosse una battuta sul filo dell’ironia del noto fumetto francese Asterix. Una nota di Palazzo Chigi sottolinea come Berlusconi abbia raccomandato ai ministri di “tenere un comportamento sempre e doverosamente istituzionale”.
BOSSI: “HANNO LA CODA DI PAGLIA”.Poco prima, era stato lo stesso Bossi, durante un collegamento in diretta con gli ascoltatori di Radio Padania, ad affermare che “quelli che ci attaccano per la mia battuta sono dei sepolcri imbiancati”. “Io ho fatto una battuta, – ha dichiarato il Senatùr – evidentemente hanno reagito così perché hanno la coda di paglia, del resto se potessero ci porterebbero via anche i marciapiedi. Per questa gente qui per una battuta io ho peccato di lesa maestà”. Poi Bossi ha aggiunto: “Noi pretendiamo di essere rispettati e di non venire depredati». E alla vigilia del discorso del premier alla Camera, il ministro ha assicurato: «Non c’è nessun rischio di un governo tecnico, i voti li abbiamo io e Berlusconi”.
MOZIONE DI SFIDUCIA.Intanto, però, è già pronta la mozione di sfiducia nei confronti del ministro. Un’iniziativa promossa dal capogruppo del Pd, Dario Franceschini. Ed è arrivato già il sostegno di tutta l’opposizione. Sia Idv che Udc appoggeranno infatti la mozione. E non solo. Anche l’Mpa potrebbe essere interessato, ma, spiega Aurelio Misiti, “prima dobbiamo vedere il testo”. Mentre il sottosegretario all’Ambiente, il finiano Roberto Menia, non esclude un suo sostegno: “Dopo quello che Bossi ha detto, io la voterei”. Le affermazioni di Bossi, si legge nella mozione, “contro la città di Roma e i suoi abitanti vengono derubricate dal governo e dalla maggioranza a battute di spirito, parole che fanno parte di un supposto e ormai tollerato folklore: in realtà sono chiaramente la spia di una drammatica sottocultura che viene seminata da anni, in un crescendo di volgarità e aggressività antistorica”. “Considerazioni di questa natura – continua ancora il documento – sono evidentemente incompatibili con la carica di ministro della Repubblica e con l’articolo 54 della Costituzione, laddove è previsto che ‘I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore'”.