Fini: “Oggi informati dalla propaganda e non dalla politica”

di Redazione

Gianfranco FiniASOLO. “Il partito carismatico è il miglior strumento per vincere le elezioni, ma il peggiore per governare”. Lo ha affermato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenuto a margine di un convegno sulla legalità organizzato dalle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei.

“Il cosiddetto partito carismatico forse non è ‘cosiddetto’, essendo basato su un rapporto diretto tra il leader e il popolo, essendo spesso senza intermediari, senza un dibattito interno e una democrazia”. Secondo Fini, “visto che siamo in una fase in cui c’è un deficit di politica e un eccesso di propaganda, esiste una prevalenza di ‘presentismo’, di tatticismo”. Secondo il presidente della Camera “questo forse spiega perché chi ha il senso della politica ragiona con pacatezza e visione strategica, mentre chi mette l’accento esclusivamente sulla propaganda ha un approccio diverso. La nostra società oggi viene informata dalla propaganda e non più animata dalla politica”.

Fini è poi intervenuto a un dibattito con Massimo D’Alema nell’ambito del workshop sulla legalità “Dialoghi asolani”. Il presidente della Camera si augura “che Berlusconi si ricordi che ha il diritto e il dovere di governare e, più che dire cosa farà quando si tornerà a votare, dica cosa vuol fare adesso”. “Solo nel corso del tempo – ha aggiunto Fini – potremo vedere se la legislatura va avanti, se si interromperà bruscamente o ci sarà altro”. Secondo il presidente della Camera tutto dipenderà, in particolare, dalla riforma della giustizia, dal pacchetto per il Sud e da come verrà applicato il federalismo fiscale. Fini, su quest’ultimo punto, ha voluto tranquillizzare

D’Alema sul fatto che la riforma non mette in dubbio “la coesione nazionale”. “Se il governo non cambia passo e cade – ha poi aggiunto – si apre una fase nuova”. “Solo chi non conosce la Costituzione – ha quindi ribadito – può dire che non è lecito dar vita a un altro governo nel corso della legislatura. La possibilità di avere un altro governo all’interno della legislatura è già successa in passato, e nessuno ha parlato di colpo di Stato”.

Intervenendo sui temi fiscali, Fini ha lanciato la proposta di “alzare dal 12,5 alla media europea che è del 24-25% la tassazione sulle rendite finanziarie per garantire che la riforma Gelmini parta con la benzina nel motore. Vedremo come si comporta il Parlamento. Tassare le rendite finanziarie non è né di destra né di sinistra”.

Intanto Manfredi Palmeri, presidente del consiglio comunale di Milano, ha lasciato il Pdl e ha ufficializzato il suo approdo alla formazione finiana di Futuro e libertà. “Lascio il Pdl e ne ho parlato anche con Berlusconi”. Palmeri ha confermato la sua fedeltà al centrodestra e al suo ruolo istituzionale, anche se il Pdl ha chiesto le dimissioni dalla sua carica. “Questa decisione è in piena coerenza con il mio percorso politico e professionale. Dal punto di vista istituzionale non cambierà nulla: continuerò a dirigere l’aula con la massima correttezza. Ne ho già parlato con il sindaco Moratti”.

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